Mediterraneo – Strategia per lo sviluppo industriale sostenibile

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La cooperazione e lo scambio di esperienze e conoscenze in materia di gestione ambientale e pianificazione territoriale sostenibile possono portare all’individuazione di «buone prassi», utili per risolvere problematiche ambientali comuni a numerose regioni del Sud dell’Europa

L’Arpa Toscana promuove sul territorio toscano la prima Operazione Quadro Regionale, Ecosind «Ecosistema industriale, una strategia di sviluppo sostenibile delle attività industriali», cofinanziata da Interreg IIIC, il Programma d’iniziativa comunitaria a sostegno della cooperazione tra le istituzioni impegnate nelle politiche di sviluppo regionale. L’Operazione Ecosind, realizzata in partenariato dalla Regione Toscana con la Regione Catalogna, la Regione Abruzzo e la Regione Peloponneso, si pone l’obiettivo di definire nuove strategie di sviluppo industriale sostenibile nelle aree del Sud dell’Europa.
La cooperazione e lo scambio di esperienze e conoscenze in materia di gestione ambientale, pianificazione territoriale sostenibile possono portare all’individuazione di «buone prassi», utili per risolvere problematiche ambientali causate dall’attività industriale e comuni a numerose regioni del Mediterraneo. In particolare, Ecosind intende sviluppare nuovi indirizzi per le politiche regionali in tema di gestione ambientale cooperativa, per ottimizzare la gestione del tessuto industriale esistente e di pianificazione ambientale delle attività industriali future. Tali indirizzi verranno esplicitati in alcuni documenti strategici comuni, plan directeur, per la realizzazione di «ecosistemi industriali». Saranno proposte linee guida da seguire nello sviluppo economico delle aree industriali da riconvertire o di nuovo impianto, compatibilmente con le criticità ambientali dei territori interessati nelle singole realtà regionali. Queste nuove strategie verranno definite tenendo conto dei criteri previsti dalla direttiva comunitaria n.2001/42/CE sulla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) e dei principi base dell’Ecologia industriale. Teoria, quest’ultima, che vede il sistema industriale come un’entità complessa in cui le componenti socio-economiche interagiscono per migliorare la performance ambientale ed economica del territorio, attraverso una gestione ottimale delle risorse nei processi produttivi. Costituiranno, inoltre, la base metodologica delle linee guida, i risultati dei progetti dimostrativi interregionali selezionati e finanziati dall’Operazione stessa per la sperimentazione dei principi dell’ecogestione e della pianificazione territoriale.
I progetti interregionali sono stati scelti dal Gruppo di Lavoro Interregionale dell’Operazione, presieduto dal capofila, la Regione Catalogna, al fine di dimostrare la fattibilità della gestione cooperativa dell’ambiente applicata alle aree e distretti industriali e l’elaborazione di una pianificazione territoriale sostenibile. I progetti selezionati stanno sperimentando alcune soluzioni innovative relative al monitoraggio dell’inquinamento dell’aria e alla riduzione delle emissioni di CO2 in aree ad alta intensità industriale, alla valorizzazione e riuso dei rifiuti prodotti da processi produttivi di settori diversi e alla sostituzione di prodotti chimici con biolubrificanti vegetali nella produzione industriale. Nel campo della pianificazione territoriale sostenibile, i progetti selezionati sono impegnati nello studio di metodologie per l’applicazione sperimentale dell’Emas in chiave distrettuale, la pianificazione urbanistica di zone industriali di nuovo impianto studiata sulla base dei criteri di ecogestione, la creazione di parco ambientale di recupero risorse e un programma di miglioramento ambientale per le imprese e le pubbliche amministrazioni legate al settore nautico. È stato selezionato, anche, un progetto per la realizzazione di un master internazionale e interuniversitario dedicato alla formazione di esperti in materia di ecologia industriale, con l’obiettivo di formare nuove figure professionali capaci di sviluppare le soluzioni innovative in materia di gestione ambientale e di promuovere nuovi ecosistemi industriali.
La realizzazione dei progetti dimostrativi sul territorio toscano, attualmente in corso, vede la partecipazione delle amministrazioni pubbliche delle province di Lucca, Prato e Pisa, le università degli studi di Firenze, Pisa e Siena, la Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa e il Cnr-Ifac che operano in cooperazione e partenariato con soggetti pubblici e poli universitari catalani, abruzzesi e peloponnesiaci. I progetti selezionati si stanno dimostrando un’ottima opportunità di sperimentazione e innovazione scientifica nel campo dell’ecoefficienza e di scambio di buone prassi tra pubbliche amministrazioni che si trovano a dover fronteggiare problematiche socioeconomiche e ambientali comuni sia a livello locale che comunitario. Il buon andamento dell’Operazione Quadro Regionale viene assicurato a livello interregionale dalla cooperazione dei partner. A livello locale, ArpaT ha costituito un’Unità di gestione regionale per il coordinamento amministrativo dei progetti dimostrativi e per la valutazione tecnicoscientifica delle attività e dei risultati progettuali. Sono stati invitati a farne parte i rappresentanti del mondo accademico e industriale nonché le istituzioni regionali competenti in materia sviluppo sostenibile, al fine di creare un partenariato regionale che convalidi e diffonda i risultati e i possibili sviluppi dell’Operazione, utili per la risoluzione di problematiche ambientali che interessano il territorio toscano.
I risultati dell’Operazione Ecosind saranno presentati in un convegno internazionale conclusivo nella Regione Catalogna e saranno disponibili sul sito internet www.ecosind.net.

(Fonte Arpa Toscana)
(07 Febbraio 2006)