Il convegno, svoltosi all’interno della manifestazione annuale
La Toscana dei consumatori, promossa dalla Regione
Toscana, è stato organizzato dall’Acu-Associazione Consumatori Utenti. All’iniziativa hanno aderito, insieme la
Regione Toscana e all’Arsia, il Ctc (centro tecnico per il
consumo) il Crcu (comitato regionale consumatori utenti),
l’Isec (istituto per lo sviluppo dell’educazione al consumo)
l’Aseco (Alliance for social and ecological consumer
organisation),la Codiretti toscana. Obiettivo del convegno era far conoscere i principi fondanti sui quali si basa la Carta di intenti – promossa dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Toscana e dall’Arsia – realizzata dalla Rete delle donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità, in collaborazione con la Commissione Internazionale per il futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura. Al convegno si sono confrontate esperienze di donne impegnate in esperienze di studio, di lavoro, di politica, di associazionismo che hanno i temi della sicurezza alimentare e della difesa della biodiversità nell’agricoltura e nell’ambiente, come principi fondamentali della loro azione e denominatori comuni.
Al microfono si sono alternate alle rappresentanti delle istituzioni toscane, l’assessore regionale all’Agricoltura Susanna Cenni e l’amministratore dell’Arsia Maria Grazia
Mammuccini, le quali hanno introdotto e presentato l’impegno
e l’interesse della Regione Toscana sui temi del convegno,
altre donne impegnate sul fronte della sicurezza alimentare
e sulla biodiversità nel loro lavoro di tutti i giorni. Alcuni interventi sono stati particolarmente interessanti e toccanti e mi hanno colpito molto positivamente:
La prof. Concetta Vazzana, della Facoltà di Agraria di Firenze,
ha svolto una relazione molto interessante e approfondita
con cui metteva in evidenza la forte presenza delle
donne nel mondo agricolo dei paesi in via di sviluppo,il loro
ruolo di custodi dei semi, di curatrici dell’alimentazione e
garanti della salute della comunità. Il sapere e l’azione delle
donne è indispensabile in questi paesi, per il mantenimento
e la salvaguardia della biodiversità, dell’ambiente e
per lo sviluppo delle popolazioni. Queste capacità delle
donne sono state riconosciute anche a livello ufficiale, tant’è
che moltissimi progetti di sviluppo in agricoltura sono indirizzati alle donne e vedono le donne quali attori principali.
Eva Uccella, rappresentante di Donne Impresa di Coldiretti, ha descritto come, anche nell’agricoltura del nostro paese, sia diventato indispensabile, per uno sviluppo agricolo rispettoso dell’ambiente e una corretta alimentazione,
garantire un filo diretto coltivatoreconsumatore attraverso la trasparenza dell’etichetta, la tracciabilità dei prodotti
in tutte le fasi della filiera produttiva. Favorire le produzioni locali, che non hanno bisogno degli Ogm e delle grandi quantità di energia fossile necessarie nelle produzioni agricole di tipo industriale e nei trasporti a grande distanza, vuol dire difendere l’ambiente e la salute dei consumatori. La Sovranità alimentare è pertanto il futuro anche della nostra agricoltura : no alla proprietà dei semi tramite brevetto,
produrre in modo compatibile con l’ambiente, no al potere delle multinazionali, agli Ogm, si ad un equilibrato bilancio energetico in agricoltura, si all’agricoltura sostenibile. Lucia Angiolini, imprenditrice agricola del comune di Zeri, in Lunigiana, ha raccontato come un piccolo gruppo di giovanissime donne, organizzate in un altrettanto piccolo consorzio di valorizzazione, siano riuscite a dare vita ad un
progetto, interessantissimo, di recupero e salvaguardia della razza ovina Zerasca. Con grande fatica, ma con tanta passione e molta competenza, affrontando problemi quotidiani
di organizzazione dell’allevamento, della trasformazione del latte, della macellazione degli animali ecc.., a portare la qualità delle carni e dei formaggi, prodotti dalle loro aziende, all’attenzione dei ristoratori e dell’indotto (fiere del gusto, ecc..). Anche M.Mazzariol di Forocontadino (Rosa Pinamonti, del Direttivo nazionale era malata), organizzazione di agricoltori impegnata, a livello nazionale e a livello internazionale (in quanto aderente a Via Campesina) a sostenere le battaglie locali, nazionali e internazionali degli agricoltori per la Sovranità Alimentare, è intervenuto portando un messaggio molto chiaro ed esplicito a favore di un modello sostenibile di sviluppo agricolo, del ciclo corto come rapporto da privilegiare tra produzione agricola e consumatori, dell’educazione alimentare, come tema importante da sviluppare in tutte le scuole e nelle realtà educative a contatto con i giovani. Maria Pia Valota, rappresentante di Aseco (Alleanza delle organizzazioni dei
Consumatori per il Sociale e l’Ecologia) rete di associazioni di consumatori presente in 12 paesi europei, in difesa della biodiversità ha riaffermato l’importanza di incentivare lo
sviluppo sostenibile nell’ambito della domanda e del consumo, con iniziative a livello locale, nazionale e internazionale. I consumatori consapevoli (consumo critico)
chiedono informazioni sui processi produttivi di tutta la filiera alimentare, contro lo sfruttamento delle risorse, gli Ogm, l’irradiazione dei cibi, per una maggiore attenzione alle nuove
tecnologie pulite, all’agricoltura biologica, alla promozione di appalti verdi nelle pubbliche amministrazioni. Da tutti i relatori intervenuti è stata sottolineata l’importanza della Biodiversità, base essenziale dell’ Agricoltura sostenibile, e della Sovranità alimentare, per costruire un nuovo modello di sviluppo agricolo e dei consumi. C’è necessità di lavorare in rete per diffondere queste nuove/vecchie conoscenze
per diffondere questa nuova/antica cultura e coltura.
In particolare l’Acu e il Forocontadino-Altragricoltura sono
attualmente impegnati nella presentazione di 2 proposte
di legge di iniziativa popolare sulla Sovranità Alimentare e
sugli Ogm, attraverso una campagna di raccolta firme a
livello nazionale, e in particolare per l’istituzione presso
l’Autorità Antitrust, di una sezione specializzata che richiami
le autorità e le istituzioni ad assumere la responsabilità
per garantire il prezzo ai cittadini e il reddito agli agricoltori.