Parco d’Abruzzo – Sei anni di nebbie e «misteri»

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Si sta inesorabilmente sfaldando come un «castello di sabbia» un mare di accuse: che non vi fossero né microspie né intercettazioni oggi lo sanno anche i bambini. Che nessuno avesse mai tentato di falsificare le deliberazioni è chiaro come il sole… Ma allora? perché quel maremoto? chi voleva mettere a tutti i costi «le mani sul Parco»?

La vicenda del Parco d’Abruzzo di questi ultimi sei anni, che è costata un arretramento di credibilità della Istituzione e un danno morale ed economico incalcolabile al suo direttore storico, Franco Tassi, si sta lentamente chiarendo pur restando a tutti gli effetti un «giallo italiano» al momento inspiegabile nella sua genesi. Pubblichiamo un articolo del Comitato parchi che ne traccia le tappe.

Abbiamo constatato con piacere, negli ultimi mesi, che varie Riviste (Abruzzesi e non) hanno ripreso ad affrontare con impegno la «telenovela» del Parco Nazionale d’Abruzzo, travolto or sono 6 anni esatti da uno tsunami di