Proteste del Wwf: quello che è accaduto in Toscana, con l’uccisione di una specie protetta, è il simbolo della «mala-caccia» tutta italiana. Non mancano rapaci feriti, incidenti e multe
La prima giornata di caccia si è aperta sotto i peggiori auspici: c’è infatti il corollario di tutto quello che non dovrebbe accadere in un’attività che si vuole presentare come rispettosa e regolata.
Ci sono gli incidenti tra cacciatori, come quello accaduto in provincia di Ascolti Piceno dove un uomo è stato raggiunto dai pallini partiti dal fucile del padre caduto a terra, le multe emesse per continue violazioni da parte delle guardie volontarie venatorie del Wwf, ci sono i Centri Recupero Animali Selvatici dell’associazione in piena attività con rapaci come gheppi, poiane ma anche aironi tutti feriti da armi da fuoco. L’icona del mancato rispetto da parte dei cacciatori delle specie più rare e protette del nostro paese è l’esemplare di Cicogna nera abbattuta a colpi di fucile in una delle più belle e importanti zone umide toscane, nel padule di Fucecchio. Proprio per quest’area il Wwf aveva da tempo chiesto di istituire un’area protetta essendo l’ultima grande zona umida della Toscana ancora priva di tutela.
La cicogna nera era stata avvistata da alcune settimane assieme ad un gruppo di cicogne bianche dal Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio e segnalata a tutti gli organi di vigilanza.
(Fonte Wwf)