La sostenibilità ritorna a scuola

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Una collaborazione scientifica tra mondo della ricerca e della scuola, per fornire informazioni sul nostro ecosistema, sulle innovazioni scientifiche e tecnologiche e su tematiche quali energia, ambiente, biodiversità, cambiamenti climatici, consumo responsabile, cooperazione internazionale, ecoetica

Energia, ambiente e sviluppo sostenibile saranno oggetto di studio per le scuole superiori di Roma a partire dal prossimo anno scolastico. Questo il focus del progetto «Rete nazionale di scuole per un futuro sostenibile», presentato oggi a Roma dall’Enea, con l’intento di aggiornare l’offerta formativa attraverso un’opera di sensibilizzazione degli studenti sulle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione fra la provincia di Roma e i ricercatori dell’Enea, si inserisce all’interno del più ampio progetto Enea «Educarsi al futuro», sostenuto dal Miur (Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca).

Lo scopo è quello di dare vita ad una collaborazione scientifica tra mondo della ricerca e della scuola, tesa a fornire un ventaglio di informazioni sul nostro ecosistema, sulle innovazioni scientifiche e tecnologiche e su tematiche quali energia, ambiente, biodiversità, cambiamenti climatici, consumo responsabile, cooperazione internazionale, ecoetica.

Ma nel concreto di cosa si occupa la Rete?

Per iniziare, dell’elaborazione di nuovi percorsi e nuovi materiali didattici interdisciplinari sulle problematiche legate con lo sviluppo sostenibile, da divulgare su web sia per garantirne la massima diffusione sia per consentirne l’utilizzo attraverso le lavagne interattive. Ma non solo. Si occupa della promozione di iniziative scolastiche per sensibilizzare istituzioni, imprese e cittadinanza sulle problematiche energetiche, ambientali e del consumo responsabile. E ancora predisporre progetti dimostrativi sul territorio (fonti rinnovabili, mobilità, efficienza energetica, ciclo dei rifiuti, ecc). Il tutto con l’intento di formare tecnici nel settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, favorendo l’occupazione giovanile.

Se questo non fosse ancora sufficiente lo scopo ultimo del programma consiste nell’avviare cooperazione e partenariati a distanza tra scuole italiane e africane, volti a favorire lo scambio di esperienze formative e progetti di sviluppo. Si tratta della Campagna Sustain (Sustainable Future Students African Italian Network), nata dalla collaborazione Enea-Ifad con l’intento di instaurare nuove relazioni tra ragazzi del nord e del sud del mondo.

Scambi didattici e progetti di cooperazione fra le scuole saranno il fulcro di Sustain, incentrato in particolare sulla diffusione di nuove tecnologie e di energie rinnovabili per lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali. Se da un lato i costi economici ed ambientali dell’energia derivante da combustibili fossili aumentano drammaticamente, dall’altro le tecnologie solari permettono di promuovere uno sviluppo sostenibile del sud del mondo con una fonte di energia gratuita e largamente disponibile.

In che modo?

Gli studenti delle scuole italiane, infatti, possono partecipare, attraverso una piccola donazione, all’acquisto di un kit fotovoltaico, in grado di alimentare il fabbisogno energetico delle scuole africane dei villaggi rurali, fornendo illuminazione nelle aule e corrente necessaria per il pompaggio di acqua negli orti scolastici e nei servizi sanitari. Il Kit fotovoltaico costa circa 1300 euro ed è composto da tre moduli fotovoltaici da 100 W, una batteria ermetica da 12 V 200 Ah, 15 lampade fluorescenti a basso consumo 11 W, 1 regolatore di carica della batteria, cavi elettrici ed interruttori. Il kit per il pompaggio d’acqua è costituito da una pompa solare in acciaio inossidabile, fornita di controller e di dispositivo di protezione della pompa in caso di mancanza d’acqua, di 2/4 pannelli fotovoltaici da 75 Watt in silicio monocristallino, a seconda della profondità del pozzo e della portata d’acqua richiesta. Ad oggi sono stati complessivamente installati già venti kit in altrettanti villaggi rurali della Mauritania e del Burkina Faso.

È chiaro che per garantire risorse naturali ed energia senza oltrepassare i limiti biofisici dell’ecosistema terrestre, l’umanità deve imparare a vivere in modo sostenibile. E la scuola, intesa come luogo di formazione, rappresenta l’attore principale di questa nuova missione educativa.