Innovare la cultura dello sviluppo

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L’economista indiano Indur Goklany nel libro «The improving state of the world» scrive: «L’età della pietra non finì perché l’uomo rimase senza pietre e l’età del ferro non finì perché rimase senza ferro… finirono perché l’uomo seppe escogitare qualcosa di nuovo, di meglio»

La cultura dello sviluppo contemporaneo e tesa a favorire lo sviluppo di poli di innovazione per realizzare una crescita della economia della conoscenza mediante una condivisione sinergica di modelli reticolari tra ricerca ed impresa. La crescita economica e sociale che deriva da tale impostazione di R&S dipende dalla utilizzazione da una strategia di Open-Innovation, capace di impostare modelli di innovazione continua e dalla emergenza di una cultura della Empatia.

Per rinnovare la cultura della innovazione infatti non è sufficiente lo sviluppo tecnologico, ciò in quanto la crescente complessità dei processi di innovazione, finalizzati al superamento della crisi contemporanea, rende necessaria la crescita di un sistema di reti di innovazione distribuita, fondata su insiemi di condivisione di conoscenze.

L’empatia rappresenta quindi la necessaria sensibilità verso la coesione sociale, che rende decisiva la capacità delle comunità di impresa e di ricerca nel reagire alla crisi in forme non competitive, ma collaborative e solidaristiche. La scoperta della funzionalità dei neuroni specchio del neurologo italiano prof. Giacomo Rizzolati dell’Università di Parma, ha messo in luce come l’empatia ed altri aspetti di riconoscimento e condivisione delle emozioni e dei sentimenti siano basilari per l’apprendimento interattivo, e come vengano a dipendere dall’esercizio dei neuroni specchio che acuiscono la capacita di comprensione imitativa. Tale scoperta derivata dagli studi di «neuro-imagin» costituisce la base scientifica sulle opportunità di favorire una profonda innovazione della cultura di innovazione, finalizzata a delineare nuovi aspetti di una crescita economica basata contemporaneamente sulle innovazioni nano-e biotecnologie, la cui complessità cognitiva esige il ricorso a rinnovate strategie di impegno per una maggior coesione sociale tra ricerca ed impresa necessaria a condividere una economia basata sulla conoscenza.

Questi ambiti di ricerca e sviluppo delle nano- e bio- tech. rappresentano una concreta opportunità per rilanciare la collaborazione tra ricerca ed impresa nella Regione Toscana, a partire dalle eccellenze e dalle peculiarità del nostro territorio, che è caratterizzato da vivacità del tessuto sociale, e lo spirito imprenditoriale ma che oggi necessita di accelerare la capacità di fare rete e di acquisire la fondamentale crescita della empatia sociale, così che questi nuovi elementi potranno caratterizzare il rinnovamento della società toscana come fucina di innovazione di grande tradizione storica.

Pertanto sulla base di tali premesse Egocreanet-Lre e collaboratori, sono impegnati in una attività di ricerca e innovazione e la diffusione delle conoscenze finalizzate a dare un attivo contributo alla co-organizzazione di reti tra impresa e ricerca che devono essere coordinate entro apposite piattaforme on line, per imprimere un’accelerazione alle collaborazioni necessarie per favorire uno sviluppo orientato al superamento della crisi ottenibile consolidando la reciprocità di conoscenza tra università, centri di ricerca, istituzioni, e consolidando i rapporti con organizzazioni nazionali ed internazionali.

Nel quadro di tale impegno a fine Settenbre 2011 organizzeremo a Firenze in collaborazione con Confindustria Servizi ed altre collaborazioni sulla base del Progetto Europeo Indoor, un Convegno sul tema: «Open Innovation e Societa della Empatia».

Ciò in quanto consideriamo che sia l’Open Innovation sia la Società dell’Empatia facciano parte integrante di una strategie di innovazione sociale ed economica finalizzate ad imprimere un cambiamento nello sviluppo sociale contemporaneo che necessita di essere ristrutturato cognitivamente per declinare strategie intelligenti di collaborazione tra Ricerca ed Impresa.

Open Innovation e sviluppo Empatico rappresentano pertanto una inversione di tendenza rispetto alle classiche concezioni della competitività per lo sviluppo. Infatti la necessita di sviluppare sinergie tra ricerca ed impresa tende ad aumentare la responsabilità tesa ad evitare che nella crisi contemporanea di produzione e di idee, si perpetrino atteggiamenti egoistici e di chiusura, che e volte prendono la piega di una insulsa lotta tra poveri, limitando sistematicamente lo sviluppo armonico di criteri di e strategie coerenti, finalizzate verso una maggiore sostenibilità sociale ed economica basata su un sistema di reciprocità empatica dello sviluppo.

Perciò il messaggio de «L’età dell’empatia» così come la strategia di «Open Innovation» offrono una importante opportunità culturale allo sviluppo delle reti di impresa e di ricerca, sostanzialmente basate sulla condivisione di conoscenze scientifiche tecnologiche e manageriali al fine di invertire logiche che oggi conducono alla «decrescita dello sviluppo».

– La scaletta di argomenti culturali e scientifici sul tema generale dello Sviluppo di Strategie Innovative, che abbiamo inizialmente proposta per organizzare l’incontro suddetto, potrà essere la seguente, comunque altri suggerimenti sono richiesti ed apprezzati in questa fase preliminare di co-organizzazione:

1) Empatia e Neuroscienze, Neuroni Mirros :controllo e valorizzazione cerebrale degli di stimoli emotivi.
2) Open Innovation e crescita delle reti di Impresa e Ricerca nel settori di sviluppo delle nanotecnologie e delle bio-tecnologie.
3) Civiltà della Empatia quale strategia di superamento dell’apatia dei giovani nell’impegnarsi attivamente sviluppo condiviso tra scienza ed arte.

Proposte di Collaborazione e di sostegno alla iniziativa, «Open Innovation e Societa della Empatia» potranno essere indirizzare a: Paolo Manzelli per mail: pmanzelli.lre@gmail.com.

Biblio on line

Open Innovation ed Intelligenza Empatica

Empatia nella scienza e nell’arte

Informazione al cubo

Accelerare il Cambiamento

Tuscany Nano-factory

Intelligenza Strategica

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