E questo dove si getta?

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Ora sul web e Smartphone è possibile avere un aiuto dal «Dizionario dei rifiuti» che dà indicazioni per il proprio comune dove mettere le varie tipologie di rifiuti. L’intelligente trovata di un 18enne, gratuita per tutti, anche per i comuni

Se dicessi «dizionario» cosa vi viene in mente? Naturalmente pensate all’elenco dei vocaboli di una lingua, con il loro relativo significato. Da oggi però c’è una novità. Infatti, grazie all’innovativo «Dizionario dei rifiuti», è possibile sapere immediatamente e con certezza, in quale contenitore dovremo gettare i nostri rifiuti. L’eco sbarca in web e pone l’accento sulla raccolta differenziata.

Questa idea utile e soprattutto a stampo green, è venuta al giovane studente Francesco Cucari, diciottenne di Rotondella, Matera. Francesco ha creato questo particolare dizionario, tramite un’applicazione per Smartphone, con lo scopo di rendere più semplice per tutti lo strumento della raccolta differenziata, tanto necessaria, quanto ancora poco messa in atto, a causa di una educazione ed informazione quasi «endemicamente» insufficiente, che scivola sulla coscienza della indifferenza di un popolo troppo abulico quando si parla di ambiente.

Dopo il successo dell’applicazione, il dizionario quindi approda sul web, per essere ancora più accessibile. Il procedimento è semplice: scrivendo sul motore di ricerca una qualsiasi tipologia di rifiuto che vogliamo smaltire, e cliccando su «getta», potremo conoscere le modalità di smaltimento del rifiuto in questione, grazie ad una scheda che spiega la composizione del singolo oggetto e come e dove riciclarlo.

Al momento sono registrati quasi 1.020 rifiuti e il meccanismo dell’applicazione è stato arricchito dalla voce «forse cercavi», simile a quella dei più comuni motori di ricerca, dietro suggerimento degli utenti.
Dizionario dei Rifiuti è il primo strumento in Italia ad effettuare una vera e propria geolocalizzazione dei fruitori, indispensabile per effettuare una corretta raccolta differenziata, e secondo le regole previste in ciascun comune.

Infatti è possibile scegliere in avvio il proprio comune di riferimento, denominato Comune Differente, se questo avrà aderito gratuitamente all’iniziativa. Ad esempio, momentaneamente, le regioni Lazio e Lombardia, non sono nell’elenco, per cui non è possibile conoscere le modalità di raccolta dei rifiuti nei singoli comuni; a differenza della regione Campania, che vede geolocalizzato il comune di Napoli, uno dei più estesi su territorio nazionale.

Si tratta, inoltre, di uno servizio totalmente gratuito sia per il comune, poiché permette un utilizzo mirato della tecnologia, per comunicare la propria presenza sul territorio con un’attenzione costante finalizzata all’ambiente ecosostenibile, sia per il cittadino stesso.

Non rappresenta sicuramente un miracolo tecnologico o di meccanica quantistica, ma è indubbiamente un piccolo segnale, in grado di sensibilizzarci sul tema ambientale, e di come il web possa essere utile alla causa.

Oltre all’innegabile e indiscussa utilità di questo progetto, ciò che entusiasma è che sia stato ideato da un ragazzo di soli 18 anni, a dimostrazione del fatto che l’iniziativa e la creatività giovanile vanno incoraggiate e premiate, cercando di incentivare anche un maggior «spirito ecologico».