«Behind the label», il lato oscuro del cotone Ogm

588
Tempo di lettura: 2 minuti

Documentato il caso India: aumento dell’uso di acqua per le coltivazioni, aumento dell’uso di pesticidi, campi resi sterili, capi di bestiame decimati, costo delle sementi lievitato da 9 a 4.000 rupie e 216.000 suicidi in 9 anni per colpa dei danni economici

Il 27 maggio 2012, a Firenze, nell’ambito di Terra Futura, si svolgerà l’anteprima italiana del documentario «Behind the label», che alza il velo sui danni alle persone, all’ambiente e agli animali causati dalla coltivazione di cotone Ogm.

Un team di lavoro, italiano e indipendente, ha indagato su cosa si nasconde dietro la coltivazione del cotone in India, secondo produttore mondiale di questa fibra tessile, intervistando esperti internazionali e agricoltori del luogo. Il risultato è un intenso reportage in presa diretta che ha il merito di far luce su un dramma ambientale e sociale poco conosciuto.

A poche settimane dal successo ottenuto a Norimberga, dove si è svolta l’anteprima mondiale, «Behind the label», arriva in Italia.

La pellicola, prodotta da Barbara Ceschi a Santacroce e Overcom, sarà proiettata per la prima volta in Italia alla mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità che si svolgerà a Firenze dal 25 al 27 Maggio prossimo.

«Behind the label» è un’inchiesta-racconto per capire cosa si nasconde dietro la diffusione di piante geneticamente modificate nella coltivazione del cotone, che miliardi di uomini e di donne in ogni parte del mondo utilizzano per un’infinita varietà di necessità quotidiane.

L’inchiesta, senza indulgere in immagini troppo crude, apre uno squarcio di verità su una realtà finora dimenticata: la diffusione incontrollata delle biotecnologie in agricoltura. L’uso di colture ogm in India colpisce i già precari equilibri ambientali, che sono la base della sopravvivenza di milioni di persone. I suoli agricoli si impoveriscono fino alla sterilità, si moltiplicano nuovi parassiti, non contrastati dalle sementi Ogm, e animali domestici muoiono inspiegabilmente dopo aver pascolato tra i residui del cotone geneticamente modificato.

Il documentario, oltre a interviste ad agricoltori e grandi esperti come Vandana Shiva, il biologo molecolare Pushba Bhargava o l’ex direttore operativo di Monsanto India Jagadisan Tiruvadi, racconta anche un’altra storia: quella di quanti hanno scommesso in un’alternativa radicale, imboccando il difficile percorso verso la coltivazione biologica del cotone.

«Abbiamo voluto far luce su un problema sconosciuto al mondo occidentale, ma che ci coinvolge completamente, in quanto i prodotti di quelle terre sono addosso a noi ogni giorno – ha dichiarato Barbara Ceschi a Santacroce, produttrice del documentario -. La coltivazione di cotone Ogm sta provocando in India una vera e propria emergenza ambientale e sociale: i terreni sono sempre più deboli e poveri, l’uso massiccio di pesticidi ha provocato la resistenza di nuovi parassiti che minacciano l’ecosistema e provocano la morte di numerosi capi di bestiame, mentre l’eccessivo costo delle sementi e l’obbligo dell’utilizzo di quelli geneticamente modificati ha contribuito a portare, in meno di dieci anni, 216.000 contadini a togliersi la vita. Ma «Behind the label» vuole raccontare anche la storia di chi è riuscito a dar vita ad un’alternativa rispettosa dell’Ambiente e delle persone. Il documentario è soprattutto questo: un segnale di speranza».

«Behind the Label» è stato prodotto da Barbara Ceschi a Santacroce e coprodotto da Overcom. La regia è di Sebastiano Tecchio che, assieme a Cecilia Mastrantonio, ha curato la parte autorale. La colonna sonora originale è stata composta da Riccardo Cimino, mentre il coordinamento in India è stato seguito da Fabio Colapinto.

Maggiori informazioni sul sito istituzionale: www.behindthelabel.it

(Fonte Ufficio stampa Behind the Label)