Il Consiglio europeo dell’ottobre 2014 si è impegnato a ridurre le emissioni complessive di gas a effetto serra dell’Ue di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Di recente alcuni pareri hanno però sostenuto la necessità di aumentare ulteriormente il livello di ambizione dell’Ue e di aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 45%
Quanto carbonio c’è nella foresta? A questa domanda cerca di dare una risposta il seminario scientifico sui metodi per calcolare le variazioni degli stock di carbonio negli ecosistemi forestali. «La quantità di carbonio sulla Terra è costante. Il nostro compito è quello di catturare la CO2 dall’atmosfera e di contenerla nei tessuti degli alberi. Grazie a ciò, il legno diventa un serbatoio di carbonio in un ciclo molto lungo di utilizzo del prodotto», questo quanto spiegato dal prof. Tomasz Zawiła-Niedźwiecki del Centro di coordinamento per i progetti ambientali alla Cop24.
Importante anche il tema della rilocalizzazione delle emissioni di carbonio… L’Unione europea (Ue) mantiene costantemente un alto livello di ambizione nel campo della politica climatica. Il Consiglio europeo dell’ottobre 2014 si è impegnato a ridurre le emissioni complessive di gas a effetto serra dell’Ue di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Di recente alcuni pareri hanno però sostenuto la necessità di aumentare ulteriormente il livello di ambizione dell’Ue e di aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 45%.
Queste proposte porterebbero ulteriormente alla diversificazione già esistente dei costi di emissione sostenuti dalle entità commerciali negli Stati membri e al di fuori dell’Ue. Di conseguenza, aumenterebbe, appunto, il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, vale a dire il trasferimento di attività ad alta intensità di carbonio al di fuori dell’Unione. Una sfida significativa della politica climatica che deve essere considerata nel rafforzare il livello di ambizione della politica climatica globale.
E. S.