(Adnkronos) – Giovedì 1° agosto è l’Earth Overshoot Day, cioè il giorno in cui la domanda di risorse naturali da parte dell’umanità supera la capacità della Terra di rigenerarle nell’arco di un anno. A calcolare ogni anno l’Overshoot Day globale e dei singoli Paesi è il Global Footprint Network. L’Earth Overshoot Day che cade il 1° agosto indica che attualmente l’umanità sta utilizzando la natura 1,7 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi del nostro pianeta possano rigenerarsi. “Tale utilizzo eccessivo compromette la sicurezza delle risorse – avverte il Global Footprint Network – Le conseguenze di una ‘spesa’ ecologica eccessiva sono evidenti nella deforestazione, nell’erosione del suolo, nella perdita di biodiversità e nell’accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera, che porta a eventi meteorologici estremi più frequenti e a una riduzione della produzione alimentare.
Sebbene l’Earth Overshoot Day sia rimasto stabile per un decennio, si verifica subito dopo che sono trascorsi 7 mesi. Nel resto dell’anno l’umanità vive di un uso eccessivo, impoverendo ulteriormente la biosfera. Pertanto, anche se la data rimane stabile, la pressione sul pianeta continua ad aumentare, poiché i danni derivanti dal superamento si accumulano nel tempo”. Per determinare la data dell’Earth Overshoot Day, il Global Footprint Network mette a confronto, sulla base dei dati più recenti, la biocapacità annuale della Terra (aree terrestri e marittime biologicamente produttive) con l’impronta ecologica dell’umanità che misura la domanda di risorse per l’intero anno (prodotti alimentari e fibre di origine vegetale, bestiame e prodotti ittici, legname e altri prodotti forestali, spazio per le infrastrutture urbane e foreste per assorbire le emissioni di anidride carbonica provenienti dai combustibili fossili).
La data viene annunciata ogni anno il 5 giugno nella Giornata mondiale dell’Ambiente. Guardando alle singole nazioni, l’Overshoot Day di un paese è la data in cui cadrebbe l’Earth Overshoot Day se tutta l’umanità consumasse come la popolazione di quel paese. Quest’anno per l’Italia è stato il 19 maggio, con il risultato che sarebbero necessari quasi 3 pianeti, se tutti vivessero come gli italiani. In ‘testa’ nel ranking delle singole nazioni Qatar e Lussemburgo, che già a febbraio facevano toccare il fondo alle risorse del Pianeta, ed Emirati Arabi, Stati Uniti e Canada (seguiti anche da paesi europei come Danimarca e Belgio) che hanno esaurito l”offerta’ della natura già a marzo. Quanto all’Ue nel suo complesso, il limite è stato raggiunto quest’anno il 3 maggio. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)