Agroenerge al centro di Key Energy

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foto di Vito Stano
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Il biogas negli ultimi due anni è cresciuto del 285% e nel 2010 ha dato lavoro a 3.500 addetti, «rendendo il mercato italiano uno dei più dinamici al mondo», ricorda Viller Boicelli, direttore del Cib, il Consorzio italiano biogas e gassificazione

Key Energy mette al centro dell’edizione 2011 le bioenergie e la cogenerazione, punte di diamante delle rinnovabili e dell’efficienza energetica made in Italy. Sono infatti oltre 100 le aziende del settore che affolleranno, dal 9 al 12 novembre, il Padiglione D5 di Rimini Fiera: in pratica, il meglio delle rispettive filiere.
Il momento del «biogas fatto bene»

Le agroenergie sono in forte sviluppo e in controtendenza rispetto a molta parte dell’economia nazionale. Il biogas, per esempio, negli ultimi due anni è cresciuto del 285% e nel 2010 ha dato lavoro a 3.500 addetti, «rendendo il mercato italiano uno dei più dinamici al mondo» come ricorda Viller Boicelli, direttore del Cib, il Consorzio italiano biogas e gassificazione. Il Consorzio, che ha stretto un accordo con Key Energy, è nato tre anni fa ma conta già oltre 150 consorziati titolari di impianti che vanno dalla piccola, 100 chilowatt, alla grande taglia, 999 chilowatt, 30 imprese fornitrici di sistemi, 16 imprese fornitrici di prodotti e servizi e 6 soci istituzionali.
Il biometano ricavabile dal biogas è in grado di utilizzare biomasse ma anche sottoprodotti agricoli, agroindustriali e rifiuti biodegradabili urbani. Così circa 160 milioni di tonnellate di rifiuti, scarti, sottoprodotti agro-industriali, la cui gestione costituisce un problema, potrebbero trasformarsi in opportunità. Come stima il CIB, il «biogas fatto bene», quello prodotto con impianti aggiornati, di nuova generazione ad alto rendimento, in filiera corta e con una netta riduzione delle emissioni, potrà arrivare a produrre almeno 6,5 miliardi di metri cubi di metano. Pari a circa l’8% del consumo di gas naturale in Italia.

La cogenerazione chiede regole certe

Un momento decisivo per la cogenerazione in Italia. «Anche da noi, pur con l’ormai consueto ritardo, si sta definendo il quadro normativo e regolatorio sulla cogenerazione in materia di iter autorizzativo, accesso alla rete e regime di sostegno», ricorda Carlo Belvedere, segretario generale di Ascomac Cogena, che rappresenta le aziende del settore. Gli impianti capaci di produrre in modo combinato energia elettrica e calore riconosciuti dal Gse contano su una potenza installata totale di 9.900 MW elettrici, circa il 10% del parco totale di generazione italiano e il 13% del solo parco termoelettrico nel 2008 (i dati 2010 sono in fase di pubblicazione a cura del Gestore).
Non solo richieste e rappresentanza, ma anche stand, convegni e workshop. Questo è il senso della partecipazione di Cogena all’evento riminese. Come spiega Belvedere: «Siamo consapevoli che la sostenibilità rinnovabile, efficiente e diffusa costituisca la rivoluzione di fare e di partecipare al bene comune. In questo senso, abbiamo deciso di lasciare ampio spazio ai contenuti, alle attività e ai servizi delle imprese associate che hanno risposto con entusiasmo al nostro invito: e quindi workshop rapidi, semplici, immediati». E proprio in occasione di Key Energy, Cogena lancerà il nuovo servizio «Contatto Energia».

Efficienza e rinnovabili a tutto workshop

Il biogas e la cogenerazione disporranno per tutta la durata del salone della Sala Forum Cib – Cogena dove andranno in scena workshop di approfondimento tecnico a getto continuo. Qui i visitatori e gli addetti ai lavori potranno assistere a seminari brevi dedicati alle soluzioni più innovative ed efficienti dei due settori.
Il programma completo di Key Energy 2011: http://www.keyenergy.it/appuntamenti_eventi/rimelenco_programma_all.asp.