Uccisi settanta delfini, per i denti

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    Ripresa dell’attività di caccia dopo le polemiche con gli ambientalisti. Solo uno, tra i quattro villaggi designatari, era peraltro tornato a cacciare i delfini. Ora, invece, si tratterebbe di due villaggi. Di fatto, nei mesi scorsi, erano stati uccisi circa 1.000 delfini

    Sarebbero più di 70 i delfini uccisi la scorsa settimana nei villaggi di Fanalei e Malaita, nelle Isole Salomon. La notizia è stata riportata da un giornale locale che ha a sua volta sentito una fonte attendibile del ministro della Pesca e delle Risorse Marine.
    Come è noto nelle isole Salomon era scoppiata una polemica tra l’associazione Earth Island Institute e le autorità locali in merito ai finanziamenti che dovevano essere fatti pervenire alle popolazioni locali in alternativa alle cacce di tradizione dei delfini. Versioni opposte, ovviamente. Gli ambientalisti denunciarono però la diversa destinazione dei contributi, una volta consegnati in loco. Solo uno, tra i quattro villaggi designatari, era peraltro tornato a cacciare i delfini. Ora, invece, si tratterebbe di due villaggi. Di fatto, nei mesi scorsi, erano stati uccisi circa 1.000 delfini.
    Confermato, invece, il divieto di esportare animali vivi per i delfinari. Questi ultimi erano riapparsi sulla scena subito dopo che si era saputo della ripresa delle cacce nel villaggio di Fanalei.
    La cattura dei cetacei avviene sia per il consumo alimentare, ma anche per il prelievo dei denti, utilizzati come sorta di «moneta».