Secondo lo studio possono soddisfare la domanda mondiale di energia al 2030 e sostituire completamente i combustibili fossili al 2050 a costi pari agli attuali costi di produzione di energia da combustibili non rinnovabili
L’energia proveniente dal vento, dall’acqua e dal sole (Wws = Wind water solar) può soddisfare la domanda mondiale di energia al 2030 e sostituire completamente i combustibili fossili al 2050 a costi pari agli attuali costi di produzione di energia da combustibili fossili. Lo afferma un poderoso studio, in due parti, pubblicato da «Nature Climate Change».
Due ricercatori uno dell’Università di Stanford e l’altro dell’Università di California hanno dapprima esaminato le fonti energetiche, le tecnologie energetiche e le infrastrutture energetiche e gli usi dell’energia, poi hanno valutato la fattibilità della sostituzione degli attuali usi dell’energia da combustibili fossili con energia proveniente dal vento, dall’acqua e dal sole, esaminando anche i sistemi di produzione e di trasmissione dell’energia, compresi i costi e le politiche necessarie per una simile conversione totale.
I risultati si possono così sintetizzare. Nel 2030 la domanda mondiale di energia (usi finali) sarà attorno agli 11,5 trilioni di watt, pari a 11.500 gigawatt. Utilizzando Wws si possono ricavare nel 2030 almeno 100mila gigawatt, cioè un ordine di grandezza in più del necessario, di cui circa 84% potrà essere fornito da 4 milioni di turbine eoliche da 5 megawatt e da 90mila impianti solari da 300 megawatt. Il rimanente 16% potrà essere, invece fornito, da piccoli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici, dall’energia geotermica, dall’energia ricavabile dalle maree e da impianti idroelettrici. L’occupazione di suolo in più, rispetto all’occupazione attuale, è valutabile tra 0,41% e 0,59%.
In dettaglio si tratta di:
– circa 4 milioni di turbine eoliche da 5 MW;
– 49mila impianti solari a concentrazione da 300 MW
– 40mila impianti solari fotovoltaici da 300 MW;
– 1,7 miliardi di impianti fotovoltaici da 3 kW da installare sugli edifici;
– 5.350 impianti geotermici da 100 MW;
– 270 nuovi impianti idroelettrici da 1.300 MW
– oltre 1 milione di piccoli impianti che sfruttano le maree e le correnti marine.
Per poter realizzare tutto ciò a grande scala, le infrastrutture di trasporto dell’energia e la rete di trasmissione dell’energia elettrica deve essere ristrutturata utilizzando le nuove tecnologie (comprese le tecnologie informatiche ed ICT: information and communication technologies). Per procedere a questa ristrutturazione e modernizzazione basta eliminare i sussidi e i diversi incentivi che vengono elargiti a favore dei combustibili fossili e investirli nei sistemi WWS in modo da incoraggiare la riconversione. Ma servono anche opportune politiche industriali e sociali che devono favorire questa transizione. (V. F.)