Tra giovedì e venerdì compariranno ampie schiarite soprattutto sulle regioni tirreniche e successivamente su quelle nord orientali e adriatiche. Le temperature torneranno a salire e a posizionarsi su valori stagionali. Nel week end le temperature non saranno più «artiche», ma l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica soprattutto sulle regioni tirreniche e centro meridionali regalerà nuove piogge
La settimana appena trascorsa è stata una settimana da dimenticare a causa dei disastri climatici che hanno causato un’infinità di danni e molte vittime. Prima negli Usa con una sequenza «fantascientifica» di tornado nella stessa regione (86) e poi con il ciclone tropicale che ha sconvolto la Sardegna, quest’ultimo causando 16 vittime e un disperso.
Le nostre previsioni meteo della settimana scorsa avevano indicato la nascita di un potente vortice ciclonico sul Mediterraneo centrale che avrebbe portato, com’è stato, problemi proprio sulla Sardegna. Che il clima sulla Terra sia impazzito lo avvertono anche gli aborigeni dell’Australia e gli intellettuali di Oxford, ma i «grandi» del pianeta, riuniti a Varsavia per l’incontro annuale sul clima, non lo sanno ancora. Tant’è che nessuno, in testa la stessa Polonia, vuole rinunciare ad inquinare l’atmosfera.
Tornando all’esame della settimana appena trascorsa c’è da dire che oltre alla Sardegna problemi di allagamenti e frane hanno interessato anche le regioni centro tirreniche e a sud quelle ioniche. Le temperature sono scese di diversi gradi e la neve ha imbiancato tutti i rilievi dell’Appennino. Siamo entrati nell’Inverno! Sperando ora nella «clemenza» di Giove Pluvio, vediamo cosa ci attende la settimana entrante.
Le previsioni
Dopo la pioggia arriva il gelo. Piogge anche di forte intensità comunque continueranno a flagellare la penisola in particolare il versante adriatico dalle Marche fino a Lecce ed oltre. Ancora residue piogge sulla Sardegna. Nel pomeriggio di lunedì aria fredda proveniente dal nord Europa irromperà decisa superando le Alpi e iniziando ad interessare il Triveneto e poi nei giorni successivi quasi tutte le altre regioni italiane. Quindi venti di tramontana e Bora. Nevicate anche sulle colline a partire da 400 metri in particolare su gran parte del nord e al centro nelle zone più interne. Ovviamente le temperature crolleranno un po’ ovunque.
Questa ondata di freddo si sono divertiti a chiamarla Attila, il famoso flagello di Dio, ma non esageriamo, si tratta della prima logica risposta dell’inverno. È chiaro che dopo un autunno tiepido l’arrivo deciso dell’inverno ci possa traumatizzare, ma se andiamo a vedere le situazioni meteo storiche i grandi freddi in Italia sono iniziati a verificarsi non alla fine di novembre, ma alla fine di ottobre. Comunque in questi giorni di «Attila» le temperature soprattutto al nord e al centro non dovrebbero salire oltre i 7°. Tra martedì e mercoledì le armate di Attila continueranno a far precipitare le temperature e a portare neve anche a livello del mare, soprattutto sul versante adriatico. Tra mercoledì e giovedì forti nevicate sono previste sull’Abruzzo e su parte del Molise. Le temperature minime in molte zone del nord e del centro potranno scendere di molto al disotto dei -4/6 gradi.
Quindi gelate lungo le valli e le strade che costeggiano corsi d’acqua, prudenza per chi deve transitare in queste zone. Ricordiamo che nelle strade collinari e montane è obbligatorio dal 15 di questo mese viaggiare con gomme da neve o con catene a bordo. Tra giovedì e venerdì finalmente le truppe di Attila si ritireranno e così compariranno ampie schiarite soprattutto sulle regioni tirreniche e successivamente su quelle nord orientali e adriatiche. Le temperature torneranno a salire e a posizionarsi su valori stagionali. Nel week end le temperature non saranno più «artiche», ma l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica soprattutto sulle regioni tirreniche e centro meridionali regalerà nuove piogge.