Le linee della politica agricola europea

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Presentate le attese linee guida per la riforma della Pac. Il Parlamento europeo scelto come platea per il lancio delle nuove proposte. Due parole d’ordine: competitività e sostenibilità

La Commissione europea ha pubblicato la comunicazione «La politica agricola comune (Pac) verso il 2020 – Rispondere alle sfide future dell’alimentazione, delle risorse naturali e del territorio». La riforma è volta a rendere il settore agricolo europeo più dinamico, competitivo ed efficace nel conseguire l’obiettivo della strategia «Europa 2020» di stimolare una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva. Il documento delinea tre opzioni per la futura riforma. Al termine del dibattito sulla strategia prospettata, la Commissione presenterà proposte legislative formali verso la metà del 2011.

Tenendo conto le sfide che pongono i cambiamenti del clima e la protezione della biodiversità, ci si basa sui seguenti pilastri:

– produzione agroalimentare sostenibile e sicurezza alimentare;

– qualità e valore del cibo in linea con la qualità ed il valore dell’ambiuente;

– ruolo delle comunità rurali per l’agricoltura e l’ambiente di qualità.

Il commissario Dacian Ciolos, incaricato di preparare una vigorosa riforma della più antica politica comunitaria, ha dato due parole d’ordine: competitività e sostenibilità. Priorità condivise dai deputati esperti di agricoltura, capitanati dall’italiano Paolo De Castro, che ieri ha presieduto l’incontro: «la Pac è la più importante delle politiche europee, e il Parlamento ha guadagnato potere in quest’area grazie al Trattato di Lisbona».

Il commissario nella sua presentazione ha affermato che la scelta fra competitività e sostenibilità «è un falso dilemma», e che l’obiettivo delle nuove proposte è di estendere il campo della Pac per andare oltre la produzione alimentare, e includere la gestione delle risorse naturali.

Cibo di qualità, naturale e coltivato in modo sostenibile, più giustizia fra grandi e piccoli produttori nella distribuzione degli aiuti Pac: questo è quello che gli europei si aspettano dalla politica comune. E per continuare a finanziarla con denaro pubblico, conclude Ciolos, dobbiamo giustificarla agli occhi dei contribuenti.

La posizione del Parlamento Europeo

Il comunicato della Commissione Ue.