Rifiuti elettrici – Già pronti 80 impianti

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Riguarda le aziende impegnate nel trattamento dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Stabiliti elevati standard di qualità, sicurezza e tutela ambientale

Si è conclusa nei giorni scorsi la procedura massiva di accreditamento presso il Centro di coordinamento Raee delle aziende impegnate nel trattamento dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’accreditamento è stato realizzato in accordo con le principali associazioni di categoria del settore (AssoRaee, Assofermet, Ancoraee, Apiraee, Cna, Assoqualit e UnoRaee) e servirà a garantire standard operativi omogenei ed elevati livelli di sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente nei processi di trattamento e riciclo dei Raee.

In totale sono circa 80 gli impianti che hanno già ottenuto l’accreditamento per un totale di 138 processi produttivi che permettono il trattamento di tutte le tipologie di Raee suddivise in 5 raggruppamenti. L’elenco completo delle aziende accreditate è pubblicato sul sito del Centro di Coordinamento Raee e saranno le uniche a poter trattare i rifiuti gestiti dai Sistemi Collettivi che fanno parte del Sistema Raee. In termini di capacità produttiva gli impianti accreditati sono già oggi in grado di trattare tutti i Raee prodotti in Italia (circa 182 milioni di kg stimati per il 2009) e di far fronte all’incremento previsto nei prossimi anni.

Dal punto di vista della localizzazione, gli impianti sono distribuiti su tutto il territorio nazionale con una maggiore concentrazione al Nord. La Lombardia è in cima alla classifica con 12 impianti, seguita da Veneto (9 impianti), Lazio (7), Toscana (6), Emilia Romagna (5), Puglia (4), Sicilia (4), Marche (4), Piemonte (4), Friuli V.G. (2) e Abruzzo (2) Tutte le altre regioni dispongono di almeno un impianto di trattamento, con l’eccezione di Valle d’Aosta, Umbria e Trentino-Alto Adige dove i Sistemi collettivi possono comunque utilizzare gli impianti delle aree limitrofe.

«Siamo molto soddisfatti del modo in cui si è svolto il processo di accreditamento – commenta Fabrizio Longoni, Direttore del Centro di coordinamento Raee – perché in soli 6 mesi siamo riusciti a individuare le aziende presenti sul territorio, verificarne le modalità operative e rendere omogenei gli standard della lavorazione dei rifiuti elettrici ed elettronici. Adesso dovremo dare continuità al lavoro svolto e a breve partiranno le verifiche sui Sistemi collettivi per essere certi che i rifiuti ritirati presso i Centri di raccolta siano poi destinati agli impianti accreditati. Poi torneremo a fare controlli periodici presso gli impianti e in questo modo potremo garantire elevati standard qualitativi per tutta la filiera dei Raee nel lungo periodo. Dato che gli standard qualitativi incidono anche sull’efficienza dei processi di trattamento – conclude Longoni – riteniamo che l’accreditamento possa portare nuove opportunità di business e possa trasformarsi in un importante volano di crescita per le strutture che si accrediteranno in futuro».

Per svolgere l’audit su tutti gli impianti è stata fondamentale la collaborazione con 9 tra i principali enti certificatori attivi in Italia (Dnv, Dasa Rägister, Imq, Rina, Sgs, Tüv, Certiquality, Bureau Veritas e Csi Italia). Ogni azienda ha dovuto dimostrare di essere in linea con una check-list di ben 206 quesiti riguardanti tutte le fasi del trattamento. Dall’analisi dei questionari e dalle visite di controllo è emerso che molti degli impianti adottano tecnologie e metodi tra i più avanzati in Europa.

(Fonte Raee)