Il programma mira a potenziare le operazioni di navigazione e sorveglianza nel corso di tutte le fasi di volo, migliorando così in maniera significativa e sostenibile la sicurezza e l’efficienza del volo nel continente africano
I satelliti con tecnologia italiana guardano con occhi sempre più attenti alle problematiche dell’Africa e alla regione dell’Oceano Indiano. Si tratta di uno studio della società Asecna, per lo sviluppo di un sistema di navigazione satellitare, che ha fatto un importante passo avanti nell’aprile 2020, con la convalida dell’architettura del sistema e della copertura geografica.
Si tratta di una pietra miliare nello sviluppo di questo sistema progettato da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), nell’ambito del contratto di definizione preliminare di studio del progetto firmato a febbraio 2019. Il programma di «rinforzamento» satellitare per l’Africa e l’Oceano Indiano dell’Asecna si basa sul programma europeo Egnos (European Geostationary Navigation Overlay System).
In linea con il piano di orientamento strategico di Asecna, questo programma mira a potenziare le operazioni di navigazione e sorveglianza nel corso di tutte le fasi di volo, migliorando così in maniera significativa e sostenibile la sicurezza e l’efficienza del volo nel continente africano, con l’Agenzia per la sicurezza della navigazione aerea in Africa e Madagascar (Asecna).
La missione principale di Asecna è di fornire servizi di navigazione aerea su circa 16.500.000 chilometri quadrati, suddivisi in sei regioni di informazione di volo (Fir) come definite dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (Icao). I suoi 18 Stati membri sono: Benin, Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Comore, Congo, Costa d’Avorio, Francia, Gabon, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Madagascar, Mali, Mauritania, Niger, Senegal, Ciad e Togo.
Previsti dal 2022, questi servizi permetteranno di aumentare la precisione del posizionamento fornita dalle attuali costellazioni satellitari per navigazione, come il Gps e Galileo. Il nuovo sistema migliorerà la precisione entro un metro, aumentando nel contempo l’integrità, la disponibilità e la continuità delle applicazioni di sicurezza. L’aeronautica, ma anche altri settori come il trasporto terrestre, marittimo e ferroviario beneficeranno di questi servizi, in un contesto post-Covid-19 in evoluzione, sostenendo al contempo la sicurezza degli utenti, l’efficacia in termini di costi e lo sviluppo sostenibile. Al di là della definizione dell’architettura del sistema a supporto dei servizi dalla sigla Sbas, lo studio fornirà agli stati membri dell’Asecna una visione più chiara dello sviluppo, del dispiegamento e del funzionamento dei loro servizi Sbas per l’Africa e l’Oceano Indiano. Questo studio è stato condotto da Asecna e Thales Alenia Space, con finanziamenti dell’Unione europea, nell’ambito dell’ ambizioso programma per lo sviluppo del settore aeronautico in Africa. La conclusione è prevista entro la fine dell’anno e include anche la fornitura di un servizio pre-operativo, dimostrazioni sull’utilizzo del servizio con le compagnie aeree partner.
Antonio Lo Campo