È arrivato in Salento nell’ottobre del 2013 e da allora non se ne è più andato. Parliamo del batterio da quarantena Xylella fastidiosa, che già al tempo del primo rinvenimento, era diffuso su di un’area di circa 10mila ettari. E una volta che la pianta è colpita da questo patogeno vede un disseccamento rapido in ogni sua parte. Negli ultimi anni si è cercato un rimedio per fermare questo batterio, ormai fortemente radicato nel territorio e, anzi, a rischio espansione. Estesi ed approfonditi studi interdisciplinari effettuati dal Crea in collaborazione con l’Università del Salento, hanno consentito di convalidare un protocollo di contenimento di Xylella fastidiosa basato su un biofertilizzante contenente zinco, rame ed acido citrico, utilizzabili anche in coltivazioni biologiche. Tale prodotto ha mostrato notevole attività battericida ed è in grado di raggiungere sistemicamente lo xilema dell’albero, dove vive e si moltiplica il batterio, nonché di ridurre sia la presenza dei sintomi in campo che la carica del patogeno all’interno dell’albero. Inoltre, non si rilevano residui degli ioni zinco e rame nell’olio. Il protocollo prevede la somministrazione del prodotto alla chioma mediante nebulizzazione da effettuarsi una volta al mese lungo il periodo primaverile-estivo.
Il protocollo è stato adottato da numerosi olivicoltori delle province di Lecce, Taranto e Brindisi che, da alcuni anni, lo applicano con continuità e soddisfazione, essendo riusciti a riportare l’oliveto in produzione o a prevenire e mantenere gli impianti in un buono stato di salute nonostante la notevole diffusione del batterio nel territorio. In alcuni casi, gli impianti di olivo salvati dal suddetto protocollo appaiono come vere e proprie ‘oasi di coltivazione’, circondate da estese aree con oliveti completamente avvizziti. Da segnalare che Slow Food ha costituito due comunità di olivicoltori resilienti che, applicando il protocollo di difesa, rappresentano esempi per la salvaguardia del territorio salentino caratterizzato da sempre dalla presenza di maestosi olivi.
AgriLinea ha così organizzato il webinar «Convivenza con la Xylella in campo» proprio per mostrare l’efficacia del protocollo in pieno campo in aziende salentine nonché l’applicazione di moderne tecniche endoterapiche per la ricostituzione della chioma dell’albero attualmente in fase di studio. Alla mattinata parteciperanno Marco Scortichini (ricercatore del Crea), Dimitri Verweire (Invaio Sciences), Josep Massana Codina (Invaio Sciences), Carmelo Nigro (azienda olivicola). Saranno presenti, inoltre, altri olivicoltori della zona. Il webinar in campo sarà coordinato da Sauro Angelini (direttore responsabile di agrilinea.tv) e Enrico Magnani (giornalista), con il collegamento di giornalisti della carta stampata, radio e tv. Verranno ascoltati i pareri e le opinioni di alcuni olivicoltori locali in merito alla possibilità di convivenza con Xylella fastidiosa nel territorio salentino e ci sarà anche la possibilità di intervenire durante la diretta.
L’appuntamento è quindi, in diretta, fissato per mercoledì 26 maggio alle 10.