Il recente disastro al largo della Corea del Sud riporta in primo piano la presenza irresponsabile dell’uomo nonostante le leggi
Il mare ci è amico, quasi sempre almeno e sicuramente tutte le volte che ci permette di navigarci sopra per scopi commerciali, turistici o militari. Certo, è capitato che le sue acque si ribellassero al nostro sfruttamento troppo spesso unilaterale, ma sono molte di più le volte in cui abbiamo potuto attingere dalle sue profondità il necessario per la sopravvivenza e non solo.
Noi uomini non rispettiamo quasi mai i suoi tempi di rigenerazione della fauna e sempre più frequentemente abbandoniamo sui suoi fondali ricordini indelebili quali i veleni delle nostre navi da trasporto.
A tal proposito è stato pubblicato