Sistri – Verso l’esenzione dal contributo 2012

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La scelta di esimere le quasi 300mila imprese d’Italia dalla corresponsione del canone Sistri consentirebbe l’introduzione di una giusta premialità nei confronti di quei soggetti per i quali è prescritta l’iscrizione al Sistri

Si ritorna a parlare del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri).

È stata, infatti, accolta in conferenza delle Regioni e già oggi presentata in conferenza Stato-Regioni l’istanza che prevede l’esenzione dalla corresponsione del canone Sistri, in scadenza il prossimo 30 aprile, per l’anno in corso.

L’assessore Ravello, che in qualità di coordinatore della commissione Ambiente ed Energia aveva proposto e sostenuto questa possibilità, esprime soddisfazione per la scelta unanime compiuta dalle Regioni nel richiedere al Ministero il riconoscimento degli sforzi finora compiuti dagli operatori di settore nell’affrontare la fase sperimentale di messa in funzione del sistema, fase sperimentale tuttora in corso.

«Ora confidiamo – prosegue Ravello – che il Governo dia seguito alla proposta inoltratagli dal Presidente Errani». La scelta assolutamente onesta di esimere le quasi 300mila imprese d’Italia dalla corresponsione del canone Sistri consentirebbe l’introduzione di una giusta premialità nei confronti di quei soggetti per i quali è prescritta l’iscrizione al Sistri, soggetti che hanno già versato il contributo legato agli oneri di funzionamento del sistema nel 2010 e nel 2011, nonostante la non operatività del servizio.

In definitiva, conclude l’Assessore: «In un momento di forte crisi economica, che sta toccando anche il nostro Paese, non sarebbe giustificabile richiedere al sistema produttivo italiano il versamento di un corrispettivo per un servizio non ancora attivo, che peraltro ha comportato problemi di sovrapposizione tra il vecchio dispositivo cartaceo, fatto di Formulari di identificazione rifiuti (Fir), Registri di carico e scarico e Modello di dichiarazione ambientale (Mud), e l’innovativo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), Sistema che ad oggi, nella sua fase di presunta sperimentazione, ha fatto registrare solo disagi e nessuna semplificazione ed efficienza di procedure, riduzione di costi sostenuti dalle imprese e, pertanto, non garantendo quello che, in linea di principio, era il suo obiettivo iniziale, ossia, assicurare maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell’illegalità».

In conclusione, una scelta di equità, stimolata dagli operatori di settore che in barba a quanto attribuitogli in varie occasioni non si riconoscono nel concetto di ecomafiosi ma, al contrario, svolgendo il proprio lavoro con professionalità e dedizioni hanno finanziato il progetto Sistri sin da principio e ora, ci si auspica, attenderanno l’entrata a regime del sistema senza dover ulteriore appesantire la situazione economica delle proprie imprese che vivono già un momento di estrema difficoltà.

Ora la parola passa al Governo a cui spetta, ovviamente, la decisione finale.