Registrato un sostanziale incremento rispetto all’anno precedente, sia in termini di numero di eventi (+75%) sia di superfici percorse dal fuoco (+77%). Incessante e sempre più sofisticato il controllo della Forestale
Con riferimento ai dati provvisori raccolti dal Corpo forestale dello Stato nelle regioni a statuto ordinario e a quelli sinora pervenuti solo parzialmente da parte delle regioni autonome, il fenomeno degli incendi boschivi nel corso del 2011 ha registrato un sostanziale incremento rispetto all’anno precedente 2010, sia in termini di numero di eventi (+75%) sia di superfici percorse dal fuoco (+77%). In controtendenza il dato di superficie media per evento, che è in netta diminuzione (-25%).
Tuttavia va ricordato che il 2010 è stato un anno particolarmente favorevole rispetto alla tendenza del medio periodo. Se, infatti, si confrontano gli andamenti con riferimento alla media del precedente triennio 2008-2010, i dati confermano un aumento più ridotto in termini di numero di eventi (+53%), unitamente ad una sostanziale stabilità delle superfici totali percorse dal fuoco (-1%) e una più marcata diminuzione delle superfici medie per evento (-35%).
Quest’ultima indicazione è utile ai fini di una positiva valutazione sull’aumentata efficacia complessiva dell’organizzazione della lotta attiva e del contrasto al fenomeno.
In termini di dati provvisori, nel 2011 sono stati circa 8.500 gli eventi sinora censiti a livello nazionale con una superficie totale stimata percorsa dal fuoco superiore ai 60.000 ha, di cui circa la metà boscati. Le Regioni più interessate dal fenomeno sono state la Campania e la Calabria (entrambe con quasi 1.500 eventi), la Sicilia e la Sardegna (circa 1.000 ciascuna), seguite dalla Toscana, dalla Puglia e dal Lazio (con oltre 500 eventi ciascuna). Il totale degli incendi, in queste regioni, è pari all’80% del totale nazionale e le superfici percorse dal fuoco si stimano oltre l’85% del totale.
In termini di distribuzione mensile, nel corso del 2011 si è registrata una stagione tardo primaverile al di sopra delle medie stagionali, con un picco nel mese di aprile, e una dilatazione del periodo di maggiore incidenza estivo, con una coda autunnale che ha interessato non solo tutto il mese di settembre ma anche buona parte di ottobre. Questa tendenza ad un certo slittamento in avanti dei periodi stagionali di maggiore incidenza, più marcati nei mesi di marzo-aprile e settembre-ottobre, si può rilevare anche sui dati di medio periodo.
Oltre ad assicurare il proprio contributo in termini di lotta attiva, coordinamento degli interventi di spegnimento e concorso aereo a livello regionale, il Corpo forestale dello Stato è impegnato sul fronte delle indagini per l’individuazione e il perseguimento dei reati di incendio boschivo, nelle sue fattispecie dolosa e colposa.
Di tale attività si occupa il Nucleo investigativo antincendio boschivo (Niab), istituito il 10 agosto del 2000, che opera su tutto il territorio nazionale, con esclusione delle regioni a statuto speciale e le province autonome.
Il Niab svolge funzione di coordinamento ed indirizzo delle attività info – investigative e di analisi in tema di incendi boschivi e fornisce supporto operativo, investigativo e logistico agli Uffici territoriali del Corpo forestale dello Stato, anche attraverso la ricerca dei reperti prelevati sui luoghi degli incendi e nell’analisi dei residui degli ordigni e degli inneschi, attività effettuata attraverso il supporto del Servizio di Polizia scientifica della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato di Roma, per l’esaltazione delle impronte digitali, del Dipartimento di Biopatologia e Diagnostica per Immagini (Università degli Studi di Roma «Tor Vergata») per l’estrazione del Dna e dell’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali, Servizio Analisi Chimiche Applicate, del Consiglio nazionale delle ricerche, sezione di Padova, per la ricerca di sostanze acceleranti utilizzate come innesco negli incendi boschivi e la caratterizzazione degli stessi.
Complessivamente le attività contro i crimini di incendio boschivo, effettuate dai Comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato, hanno consentito di segnalare all’Autorità giudiziaria, lo scorso anno, 454 persone di cui 414 per incendi colposi e 40 per incendi dolosi. Di queste 9 sono state tratte in arresto o in applicazione di misure di custodia cautelare per incendio doloso.
Nel periodo 2000-2011, sono state segnalate complessivamente all’Autorità giudiziaria, per incendio boschivo (art. 423-bis c.p.), 4.578 persone, di cui 149 tratte in arresto in flagranza di reato o sottoposte a misure di custodia cautelare.
Inoltre il Corpo forestale dello Stato ha intrapreso, nell’ambito delle priorità strategiche, un’indagine conoscitiva di livello nazionale sullo stato di attuazione del Catasto comunale degli incendi boschivi, al fine di verificare direttamente presso gli enti locali la corretta imposizione dei vincoli di legge sulle aree boschive percorse dal fuoco previsto dalla Legge 353/2000.
La mappatura di questo adempimento a carico dei Comuni, che sta evidenziando diverse criticità e disapplicazioni, sarà resa nota a breve, contestualmente ad un quadro di azioni che potranno essere intraprese al riguardo per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla norma.
(Fonte Corpo forestale dello Stato)