Con il recente ampliamento del Piano Nazionale di Assegnazione delle emissioni di gas serra, l’Italia mostra i muscoli all’Unione europea per difendere una politica energetica superata: a pagare saranno le aziende e la competitività
L’Italia ha recentemente inviato all’Unione europea le Integrazioni al Piano Nazionale di Assegnazione (Nap) delle emissioni di gas serra. Per il Wwf si tratta di un testo ancora peggiore della precedente versione che la stessa Ue aveva bloccato: le emissioni di CO2 non vengono ridotte, ma anzi aumentano. Il Wwf denuncia che le Integrazioni al Nap, inviate il 24 febbraio 2004, non correggono i precedenti errori tant’è che:
1) le quantità totali provvisorie assegnate nei tre anni presi in esame (2005-2006-2007) ammontano a 44,24 milioni di tonnellate di CO2 in più rispetto al piano precedente;
2) Lo