Andiamo verso l’era glaciale? Qualcuno si domanda, ma chi lo fa non è abbastanza informato. È invece un aspetto del riscaldamento globale del pianeta. Sì perché la fusione inarrestabile dei ghiacci del Polo Nord, appesantendo con acqua dolce la Corrente del Golfo che scende sempre più in profondità e arretra di diversi chilometri, determina una profonda modifica degli interscambi mare atmosfera si da modificare anche il fenomeno evaporativo e il raffreddamento ulteriore delle acque di superficie che lambiscono le coste più a nord dell’Europa.
A questo fenomeno si aggiunge quello dell’eccessivo riscaldamento degli strati più alti della nostra atmosfera che influiscono come pressione sugli strati inferiori del Polo Nord facendo deviare le tradizionali correnti fredde dalla Siberia all’Alaska verso il sud del pianeta. Insomma a causa del riscaldamento dell’atmosfera terrestre si generano situazioni anomale come queste che stiamo vivendo in questi giorni, dove la neve arriva anche sulle coste settentrionali dell’Africa.
A peggiorare questa situazione si è poi attivata una cellula depressionaria proprio sul Tirreno che non fa altro che attirare altra aria fredda dalla Siberia. Infine c’è un altro fenomeno, di cui ancora non si conoscono le origini, e che è quello che nel Mediterraneo ogni 26 o 28 anni si ripete: l’arrivo del grande gelo.
Il primo fenomeno meteo che paralizzò l’Italia per alcune settimane producendo anche centinaia di morti assiderati si registrò nel 1929, poi accadde nel 1956, anche qui per oltre un mese si ebbero grandi difficoltà di collegamenti viari e navali, poi nel 1985, dove si gelarono gran parte dei laghi del centro nord e Roma fu interessata da 20 cm di neve, e infine oggi.
(Fonte Accademia Kronos)