Webinar «Lo schiaffo di Poseidone. Conoscere e prevenire i maremoti»
venerdì 6 novembre 2020
Si terrà venerdì 6 novembre 2020 alle ore 16.00, in occasione del World Tsunami Awareness Day 2020, il webinar «Lo schiaffo di Poseidone. Conoscere e prevenire i maremoti», evento organizzato dall’Università del Salento, dall’Università di Bari e dall’Ordine dei geologi della Puglia. Il webinar prende il nome da un recente saggio di Paolo Sansò, professore associato di geografia fisica e geomorfologia all’Università del Salento, che rappresenta il secondo volume della collana PensieroGeo diretta dal geologo Stefano Margiotta per la Primiceri Editore.
I maremoti, meglio conosciuti con il termine giapponese tsunami, sono eventi geologici fortunatamente rari ma estremamente pericolosi. Negli ultimi 100 anni si sono verificati nel mondo 58 eventi di maremoto che hanno causato 260.000 vittime superando di gran lunga ogni altro pericolo naturale, come terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche, etc.. Il più disastroso di questi eventi fu il maremoto che devastò le coste dell’Oceano Indiano nel dicembre 2004 causando la morte di 227mila persone in 14 differenti nazioni.
Nel dicembre 2015, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 5 novembre come il World Tsunami Awareness Day, una giornata dedicata ad aumentare la consapevolezza delle popolazioni costiere sui rischi connessi ad eventi di maremoto e diffondere le nozioni fondamentali per la prevenzione e la mitigazione del rischio connesso a questi eventi disastrosi.
La data di questa giornata mondiale fu scelta in onore della storia giapponese di «Inamura-no-hi» (bruciare covoni di riso). Durante un terremoto verificatosi in Giappone nel 1854 un contadino vide il mare ritirarsi, uno dei fenomeni precursori dei maremoti. Egli bruciò quindi l’intero raccolto di riso per avvisare gli abitanti dei villaggi vicine che allontanandosi rapidamente dalla costa scamparono da morte certa.
Iscrizione gratuita e obbligatoria entro il 31 ottobre 2020 compilando la scheda di iscrizione.
Per l’evento sono stati richiesti 2 CFP per i geologi.