Uno sciame d’api reagisce come il cervello

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Un team di ricerca dell’Università di Sheffield e dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha scoperto, grazie a un modello matematico, che le api reagiscono all’unisono agli stimoli ambientali analogamente ai neuroni cerebrali, rivelando dinamiche del comportamento umano

Le nano-strutture del funzionamento del cervello

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La neurologia che fa riferimento alla scienza classica non può spiegare, ad un buon livello di completezza, la formazione della memoria; mentre la «Teoria del Cervello Quantistico» (Qbt), basata su l’entanglement quantistico può svolgere un ruolo importante nella comprensione della complessa funzione mnemonica del cervello e potrebbe costituire la base di una spiegazione del rapporto tra apprendimento a lungo termine delle conoscenze e la evoluzione coscienza umana

L’obesità si studia in-vitro senza test sugli animali

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Sulla rivista «PlosOne» uno studio del team della professoressa Ahluwalia propone un sistema per studiare i disturbi metabolici legati all’eccesso di nutrizione senza usare cavie animali

Svelati i meccanismi che regolano le onde nei fluidi

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La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista «Physical Review E», spiega il fenomeno della dispersione delle onde nei fluidi, con possibili applicazioni dalla progettazione di microsistemi idraulici ad applicazioni nel campo delle fibre ottiche, della crittografia, fino allo studio delle dinamiche dei sistemi su grande scala, come i flussi atmosferici ed oceanici, con potenziali ricadute ad esempio sule previsioni meteo o i modelli climatici

Grazie ai virus la vita negli abissi marini

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Lo studio pubblicato su «Science Advances» dimostra che negli oceani profondi le infezioni virali del plancton rilasciano ogni anno 140 gigatonnellate di carbonio organico fresco per la catena alimentare dell’ecosistema. I risultati aiuteranno a migliorare le stime del ciclo globale del carbonio sulla terra, utili per la comprensione dei cambiamenti climatici

SuperKekb, l’acceleratore di particelle a più alta luminosità al mondo

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Iniziate le collisioni tra elettroni e antielettroni: i fisici dell’Università di Pisa nella collaborazione internazionale che conduce l’esperimento che si svolge in Giappone. Si potranno chiarire alcuni misteri ancora aperti che riguardano ad esempio l’asimmetria tra materia e antimateria, la materia oscura o le onde gravitazionali esplorando i territori della fisica oltre il Modello Standard

Nanotecnologie per disinquinare l’ambiente da sostanze cancerogene

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Le nanoparticelle, grazie alla loro ridotta dimensione, vengono iniettate nel sottosuolo in corrispondenza dell’area contaminata, dove generano una «zona reattiva» in grado di rimuovere gli inquinanti dall’acqua di falda in tempi ridotti e con un’efficacia superiore rispetto agli approcci tradizionali

Gli «OmegaC» mattoni dell’energia

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Le nuove particelle elementari appartengono alla famiglia dei barioni, la stessa dei protoni e dei neutroni che costituiscono il nucleo dell’atomo. I due scienziati pugliesi si sono accorti della loro esistenza notando la scia lasciata da queste particelle che viaggiano a una velocità prossima a quella della luce e sono quindi impossibili da vedere

Le tecnologie pronte e gli stop

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I processi lineari aperti stanno diventando obsoleti nel confronto con i processi produttivi chiusi dove il riciclo e la valorizzazione dei rifiuti crea una serie di economie tali da innescare vantaggi competitivi vincenti sia sul piano micro sia nella loro ricaduta ambientale macro economica. Le nuove tecnologie, se applicate in un contesto dottrinale vecchio rischiano di acuire squilibri e debolezze sistemiche

Non c’è crescita senza cambiamento

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L’Italia nell’anno del 150° anniversario dalla sua Unificazione, necessita di dare vigore ad un’alternativa di sviluppo seria, praticabile nell’attuale contesto europeo di crisi strutturale. Il convegno su «Territorio motore dell’Innovazione» che si terrà a Firenze il 30 sarà un’occasione per discuterne

Ecco quando un sistema marino è vicino al collasso

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Dalle foreste algali di costa rocciosa i segnali precoci per prevedere il collasso degli ecosistemi. Lo studio, condotto sulle foreste «in miniatura» di macroalghe dell’Isola di Capraia. Graduali cambiamenti nelle condizioni ambientali, come l’aumento della temperatura, il sovra-sfruttamento delle risorse e la perdita di habitat, possono portare gli ecosistemi sull’orlo del collasso. Quando un ecosistema si avvicina al punto di non ritorno, diventa maggiormente sensibile a perturbazioni che altrimenti avrebbero effetti trascurabili

Ecco l’agricoltura spaziale

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Eugenio Benvenuto dell’Enea: «La ricerca agronomica rende oggi possibile coltivare piante in luoghi estremi come la Stazione spaziale internazionale, grazie a colture “fuori suolo” o idroponiche, che non hanno bisogno di suolo per crescere ma solo di acqua e sostanze nutritive»

Contro i gas serra arrivano le membrane ultrapermeabili

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Un team di ricercatori dell’Istituto per la tecnologia delle membrane del Cnr di Cosenza, in collaborazione con le Università di Edimburgo, della Pennsylvania e della Florida, ha composto delle membrane con materiali polimerici altamente porosi, capaci di filtrare la CO2

Le «cascate» sottomarine dell’Adriatico

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Pubblicato su «Scientific Reports», ha spiegato i meccanismi che modulano le forti correnti che nutrono e rinnovano l’intero fondale. La ricerca rivaluta il ruolo del bacino adriatico all’interno del Mediterraneo e in tempi brevi si potrà avere una miglior identificazione delle aree di ripopolamento di crostacei e di pesci

Il Mediterraneo evapora e diventa più salato

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Il Mare Nostrum sta rispondendo al global warming molto rapidamente. In particolare, l’evaporazione è maggiore di precipitazioni e apporti fluviali, temperatura e salinità aumentano ad un tasso due volte e mezzo maggiore rispetto alla seconda metà del XX secolo e superiore a quello degli oceani

Metti la Spirulina nel cibo

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Un progetto di Egocreanet. La Spirulina è stata considerata dall’Unesco e dalla Fao il «Super Alimento del Futuro» in quanto possiede un alto contenuto proteico e di lipidi ed una preziosa fonte di acidi grassi (Omega 3) per gli esseri viventi

Il limonene risorsa della bioeconomia

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I nuovi usi dell’olio essenziale estratto dagli agrumi in un lavoro italo-britannico. «Le nuove tecnologie chimiche della bioraffineria – dicono i ricercatori – consentono di estrarre con un unico processo tanto il limonene che la pectina. Le regioni produttrici di agrumi devono cessare lo spreco di queste preziose risorse, recuperandole e valorizzandole sui mercati»

Ricerca italiana 2015: Innovare o perire

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Un tema già in evidenza in molte agende di persone che contano e che sono seriamente interessate al nostro futuro, ma quello che avvilisce è la determinazione ostile pregiudiziale con cui pur brillanti e autorevoli scienziati e autorità varie, con il loro sistema all’unisono si scatenano contro evidenze teoriche e sperimentali importanti e contro colleghi di rango che vorrebbero trasformare in paria o trota con un impegno che se fosse profuso nelle attività di ricerca li porterebbe in ben altre posizioni insieme al sistema scientifico e universitario italico

Il bisturi genomico che si autodistrugge

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Una nuova molecola taglia e ripara il DNA malato e immediatamente dopo si distrugge. Contro malattie ereditarie, cancro e molte altre patologie, via libera alle terapie genetiche senza paura dei danni collaterali. Grazie al sistema messo a punto dal gruppo di ricerca guidato da Anna si evitano le complicazioni legate alla permanenza della molecola nel corpo. Una piccola grande rivoluzione in Biomedicina

Anche le piante vanno in «letargo»

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Lo studio è stato condotto dai ricercatori del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali: il gruppo di Lorenzo Guglielminetti (Antonio Pompeiano, Claudia Roberta Damiani, Sara Stefanini e Thais Huarancca Reyes) in collaborazione con i colleghi Marco Volterrani e Paolo Vernieri