Il 2013 sarà l’anno della grande rivelazione?

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Finalmente si apre dopo millenni di oscurantismo la porta della verità… quindi il futuro sarà, come forse volevano dirci i Maya, pieno di sorprese anche entusiasmanti, ma al momento impensabili. Dai ritrovamenti archeologici sulle origini dell’uomo alle teorie dell’équipe del prof. Chang sui «creatori extraterrestri»

Una faccenda delicata. La televisione oltre la fiction

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Osservando l’ambientazione e valorizzando il successo di ascolti si possono promuovere utili messaggi in tema di tutela del paesaggio. La casa di Salvo Montalbano, costruita sull’arenile dell’immaginaria Marinella a pochi metri dalla linea di costa, rappresentata in sé un’opera in evidente violazione alle norme di tutela ambientale e paesaggistica. Ci piacerebbe pensare che anche la televisione ben fatta, che permea i nostri sentimenti, i nostri desideri e i nostri umori, possa servire a far comprendere come il territorio rispettato, i paesaggi preservati sono il bene collettivo fruibile da tutti

Salviamo l’acqua bene primario dell’umanità

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Salviamo l’acqua dall’assalto delle società multinazionali, dall’infiltrazione delle mafie nella gestione e dalle speculazioni e profitti dei privati. L’acqua è un bene indispensabile per la vita, bene prezioso pubblico e un diritto umano. L’acqua viene chiamato anche oro blu per il suo valore economico, che diventerà sempre più prezioso non solo economicamente, ma per la vita, per l’ambiente e dell’intera umanità.

Con la scelta di privatizzazione dell’acqua, lor signori che stanno al governo, ci porteranno sicuramente un aumento del costo e al degrado della qualità, ci rimetteranno tutti i cittadini, ma in particolare i meno ambienti, i più deboli, come sta già avvenendo in alcune parti del nostro Paese, dove è in mano ai privati, multinazionali, e dell’infiltrazione delle mafie. Ma se tutti sanno che l’acqua è cosi preziosa e indispensabile per ogni essere vivente, mi chiedo perché non tenersela pubblica? questa meravigliosa risorsa, gestendola con grande intelligenza, con programmi mirati, alla eliminazioni delle dispersioni, degli sprechi, consolidare una rete idrica di distribuzione, su tutto il territorio nazionale moderna, efficace ed efficiente, con la gestione in mano a gente preparata, seria, competente, onesta, responsabile, all’interno di strutture e enti pubblici. Guardiamo la Francia, che ha sperimentato la privatizzazione dell’acqua, ora ha deciso di ritornare alla gestione pubblica, motivo, per toglierla dalla speculazione dei privati. Hanno constatato che i privati guardavano principalmente il loro profitto, a scapito della qualità e del costo più alto per i cittadini.

A livello mondiale ci sarebbe un grande bisogno di maggiore attenzione e di maggiori aiuti, nazionali ed internazionali, da parte dei paesi ricchi, per fare arrivare acqua potabile, in tutti quei paesi e zone del mondo, che muoiono di sete, o per scarsità di acqua, o per acqua inquinata non potabile.

Diamoci tutti una mossa, prediamoci a cuore il problema, con più coscienza, con più responsabilità, con più protagonismo, per fare in modo che l’acqua, questo bene prezioso rimanga pubblico. Sia gestito con scienza e coscienza, fare in modo che nel nostro paese l’acqua sia accessibile a tutti i cittadini, con particolare attenzione ai più deboli e che sia mantenuta di alta qualità, le scelte dei nostri governanti siano riviste e modificate, nell’interesse del bene comune.

Nel mondo sia veramente fatto tutto il possibile, per fare arrivare l’acqua in tutti quei paesi che scarseggia o manca e in ogni angolo della terra dove ci sia bisogno, ci siano vite da salvare.

Se tutti insieme, dalle istituzioni internazionali, nazionali, locali, associazioni, movimenti, comitati, cittadini, faremo la nostra parte, sicuramente avremo fatto una cosa buona e contribuito a costruire una società migliore, una società dove la vita, sia messa al primo posto nella scala dei valori. Dove le risorse della terra siano gestite e distribuite equamente, con l’obiettivo da raggiungere una società, piena di valori veri e di diritti uguali per tutti i cittadini, una società  dove  tutti siano messi nelle condizioni di poter vivere dignitosamente.

Io dico con forza no alla privatizzazione dell’acqua, bene comune che nasce libero e come tale deve restare e a nessuno dovrebbe essere permesso di usarla a fini speculativi. Quel meraviglioso bene per la vita, che è l’acqua sia finalmente a disposizione e accessibile a tutti i cittadini del mondo.

 

Francesco Lena

Ma nel global warming contiamo Uno?

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Le multinazionali chiedono ad Obama di intervenire contro il riscaldamento del pianeta perché stanno perdendo business. In Italia il ministro Passera mette on line un documento, «La strada per la crescita», e parla indifferentemente di sviluppo e crescita ma non di ambiente. In molti hanno dimenticato la lezione di Rio ’92

Elezioni – La diaspora dell’ecologia

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Cosa hanno detto alcuni ambientalisti storici. Forse ci vorrà ancora del tempo, ma è evidente che la strada è segnata e alla fine si ritroveranno politiche senza estremismi che opereranno sui fatti con l’aiuto della ricerca e, speriamo, non venduta. Sarà un bene? Una cosa è certa: rimarrà fuori la cultura profonda che ci fa umanità viva di questo pianeta

Obama, un passo indietro e due avanti?

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Un risultato minimo per Obama che però è stato condiviso da due paesi come Cina e India. Ora si aprirà un forte dibattito interno negli Usa

La ricerca pura e i «puri» della ricerca

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Per Carpinteri la campagna di fango resta in corso e invece di discutere sulla teoria e lavorare sugli esperimenti si preferisce il neanche tanto sottile mezzo del fango e si va giù pesante con affermazioni di principio come quelle per motivare l’Asino d’Oro che vengono riproposte senza pudore quando viviamo in uno stato pietoso di familismo che ci ha portato verso il fondo classifica come Paese e come Università

Il commercio del clima

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Intravvedo la nascita di una nuova disciplina, quella del commercio dei mezzi per evitare i cambiamenti climatici; la nuova disciplina dovrà occuparsi di come compensare coloro che ci permetteranno di evitare, in futuro, alluvioni o avanzata dei deserti o siccità e i relativi costi monetari e umani

Il pensiero, ultima frontiera della nostra libertà

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Anche fra i ricercatori, solo quelli che pensano, che osservano, che sono curiosi e si pongono domande, riescono a percorrere strade nuove. Spesso, ci si ferma alle metodiche, alle pubblicazioni, alla carriera e si rischia di produrre danni e allontanarci dalla nostra vera natura

Scienza e Sintomi di pseudodifesa

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Se tutti i «teologi» e gli «integralisti» della Scienza facessero un convegno e si confrontassero sui risultati storici di quanti esempi di falsa scienza sono stati poi rivalutati nel tempo, forse farebbero un reale servizio alla scienza ed ai ricercatori, compresi quelli di frontiera che rischiano in proprio. Se l’Italia scientifica perde colpi non sarà solo colpa dei finanziamenti…

Un’estate pazza e non solo per il clima

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Se tutti ricordassimo che la nostra libertà finisce dove comincia la libertà del prossimo… Code assurde, liti e omicidi, città invivibili. E c’è chi se la prende con le macchie solari

L’agonia della Natura, l’agonia dell’uomo

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I problemi del pianeta non si risolvono inventando nuove voci per camuffare antichi mestieri facendoli passare per nuovi mestieri. Va allargato l’orizzonte scientifico per non dare tutta la croce dei cambiamenti all’antropizzazione

Ancora paure dalle diversità

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La diversità, che sia essa genetica, biologica, culturale, filosofica, morale o religiosa è ciò che garantisce la sopravvivenza e la dignità della vita sulla Terra. Un pianeta senza diversità sarebbe destinato a morire nel giro di poche ore. Un’umanità senza diversità sarebbe triste e priva di alcun senso

Fusione fredda, cigni bianchi e scettici

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Se la ricerca italiana non ritrova la strada del confronto scientifico serio non dobbiamo sorprenderci della fuga dei cervelli (e non apriamo il capitolo dei tanti «idioti» in Italia e scienziati fuori…), dei ricatti e della corruzione. E non meravigliamoci se gli scettici crescono, perché non tutti gli scettici sono alla ricerca della verità. Apriamo gli occhi, la controinformazione è in agguato e riguarda tutti, non è un problema fra scienziati…

Grazie, Fratello

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Spessissimo le lezioni di civiltà ci vengono da chi, secondo certa cultura, è colpevole di qualcosa a prescindere

L’Italia e l’Europa nella tempesta dei mercati

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Molte questioni restano aperte nelle società moderne democratiche, sul rapporto tra stato e mercato, tra proprietà privata e proprietà pubblica, tra interesse individuale e interesse generale e molti «esperimenti» indicano punti di equilibri più avanzati che vanno affinati continuamente in quanto, come scrive un continuatore del filosofo tedesco, la democrazia non può essere un concetto vuoto