(Adnkronos) – Il virus Dengue potrebbe colpire sempre di più anche in Italia. A lanciare l'allarme è Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Io credo che la stagione che ci aspetta sarà peggiore di quella che ci siamo lasciati alle spalle", afferma l'infettivologo all'Adnkronso Salute, commentando quanto sta accadendo in Brasile dove, alla vigilia del carnevale, è stata dichiarata l'emergenza sanitaria a Rio de Janeiro a causa della Dengue. "Il problema della Dengue in Brasile c'è in tutto il Sud America e in altre parti del mondo sarà sempre maggiore in futuro. Tutto questo è legato alla sempre maggiore tropicalizzazione delle città: le aree rurali sono state sempre colpite, ma oggi lo sono le città. E' una malattia di fronte alla quale non si può pensare di dire che è un problema solo di alcune regioni, ma è globale. L'Italia ha avuto casi autoctoni nel Lazio, in Lombardia e in altre regioni. L'infezione non è più d'importazione, ma presente alle nostre latitudini. E' chiaro che focolai importanti potrebbero arrivare tramite chi viaggia dal Brasile per il Carnevale, ad esempio. Così questi turisti positivi" al virus "potrebbero essere punti dalle stesse zanzare qui in Italia e questi vettori diffonderanno la Dengue ad altri soggetti. Io credo che la stagione che ci aspetta – ribadisce – sarà peggiore di quella che ci siamo lasciati alle spalle". "Ieri a casa mia ho schiacciato due zanzare – continua Bassetti – Ci sono sempre, anche nei mesi più freddi, perché le temperature non sono basse. Serve attenzione, ovvero la sorveglianza con un sistema che intercetta i casi e i cluster, poi sensibilizzare i medici, gli ospedali e il territorio. Quando la febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, si deve sospettare la Dengue anche in chi non ha viaggiato". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, Alfa e il debutto all’Ariston: “Non vedo l’ora di rifarlo” – Video
(Adnkronos) – Alfa pronto al bis a Sanremo 2024. Il giovane cantautore genovese, dopo il debutto nella prima serata del Festival, aprirà la seconda giornata con la canzone 'Vai!'. "Mi sono divertito", dice riassumendo il debutto. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pomeriggio Cinque, Myrta Merlino non c’è: oggi nuovo conduttore
(Adnkronos) – Myrta Merlino salta la puntata di oggi di Pomeriggio Cinque. La conduttrice della trasmissione pomeridiana di Canale 5 non è in studio per guidare il programma di oggi, 7 febbraio 2024. Al suo posto, al timone c'è il giornalista Giuseppe Brindisi che spiega l'avvicendamento forzato. "Buon pomeriggio, oggi tocca a me tenervi compagnia perché Myrta Merlino come tanti italiani è stata colpita dall'influenza stagionale. Con tutta la squadra di Pomeriggio Cinque le auguriamo di guarire e di tornare prestissimo", dice Brindisi dando il via alla puntata, con un menù dedicato in particolare alla cronaca. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Trattori in partenza verso Sanremo: “Portiamo la nostra protesta all’Ariston”
(Adnkronos) – Trattori verso Sanremo 2024. Una delegazione di quattro giovani agricoltori con 15 mezzi partirà questa sera alle 20 dal presidio di Melegnano (Milano) e raggiungerà in nottata Sanremo. La rappresentanza, simboleggiata dalla bandiera italiana, chiederà di poter salire sul palco del teatro Ariston e in diretta, illustrare brevemente i motivi della grande mobilitazione. I giovani, tutti del movimento 'Riscatto Agricolo', sono Alessandra Oldoni di Bergamo, Giulia Goglio di Lodi, Andrea Pedrotti di Brescia e Fabio Pizzaris di Cagliari. "Porteremo al Festival le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche, per illustrare le molte idee e proposte di noi giovani agricoltori, per continuare a sperare nel futuro della nostra agricoltura e determinati a continuare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni. Solo con un’agricoltura viva – affermano – c’è vita, c’è sicurezza e sovranità alimentare, c’è rispetto dell’ambiente, c’è futuro". "Se si ferma l’agricoltura crolla tutto", è il grido di allarme che lanciano. "Siamo inoltre molto determinati a rivendicare con orgoglio e riscatto la speranza di non mollare e di far capire alle istituzioni ed ai cittadini che, senza gli agricoltori non vi sarà mai la sovranità alimentare che rende i popoli liberi", sostengono. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Israele scopre ‘la città’ sotto Khan Younis: “Qui il leader di Hamas e gli ostaggi”
(Adnkronos) –
Un tunnel di un chilometro nel cuore di Khan Younis, una rete sotterranea di Hamas dove si è nascosto il leader Yahya Sinwar e dove sono stati tenuti segregati almeno 12 degli ostaggi rapiti nell'attacco del 7 ottobre. Le Forze di Difesa di Israele (Idf) diffondo su X le immagini dell'ennesimo network sotterraneo creato dai terroristi e utilizzato soprattutto negli ultimi mesi. La Cnn, in particolare, ha esplorato la ragnatela di gallerie, descritta come un labirinto buio, con muri che sembrano destinate a collassare l'uno contro l'altro da un momento all'altro. I soldati israeliani hanno controllato metro per metro raccogliendo prove e campioni del Dna. Sulla base di questi elementi, sono certi della permanenza di 12 ostaggi nel tunnel. Alcuni dei rapiti sarebbero stati liberati nell'ambito degli scambi conclusi alla fine di novembre. La testimonianza della Cnn, dopo un tour condotto dal generale Dan Goldfuss, fa riferimento ad un ambiente a dir poco ostile: poca aria, buio pesto, caldo soffocante e umidità opprimente. "Hanno impiegato anni per costruire tutto questo. Non è un progetto realizzabile in uno o due anni. Se qualcuno chiede quanto c'è voluto per pianificare l'attacco del 7 ottobre, rispondo che sono serviti anni", dice il generale. Il giornalista della Cnn ammesso nel network sotterraneo, secondo condizioni stabilite dai militare, descrive incroci di tunnel con passaggio in cui bisogna quasi inchinarsi per spostarsi da un locale all'altro. In alcuni settori, si cammina a fatica tra acqua e fanghiglia che arriva alle caviglie. Le condizioni appaiono estreme, a profondità che variano tra i 15 e 25 metri al di sotto del suolo. Secondo le IDF, nei tunnel ha trovato rifugio anche Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, costretto a nascondersi per sfuggire all'offensiva israeliana che – in particolare da gennaio – ha iniziato a colpire con continuità anche la zona di Khan Younis. Nel corso delle ultime settimane, secondo la ricostruzione delle forze armate, la sezione del network mostrata ai giornalisti è stata utilizzata come 'cella' per gli ostaggi. Lo dimostrerebbero cancelli e protezioni installati recentemente. Ovunque, rifiuti e resti di cibo, così come confezioni di bevaglie e indumenti sparsi. Segni evidenti, secondo chi ha visitato la rete, di una presenza prolungata nel sottosuolo. "C'è anche una cucina – dice il generale -. Si prendevano anche il tempo di cucinare per sentirsi a casa. Inizialmente il tunnel non doveva ospitare persone rapite, era una struttura strategica. C'è una doccia, un bagno, un locale di gestione: qui ci sono stati i leader". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, Angelina Mango e la classifica a sorpresa – Video
(Adnkronos) – "Non me l'aspettavo. Sono molto contenta". Così Angelina Mango commenta la classifica della prima serata del Festival di Sanremo. Nella top 5 della stampa, infatti, la giovane artista in gara con il brano 'La noia', ha raggiunto il secondo posto, subito dopo Loredana Bertè. "Sono molto contenta dell'esibizione" racconta Angelina che parla di un'emozione fortissima: "piena di gioia, piangevo e ridevo allo stesso tempo. E' stato uno shock ma di quelli molto belli e voglio tornarci". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Protesta dei trattori, Meloni: “Agricoltori? Difesi ben prima che scendessero in piazza”
(Adnkronos) – Per quanto riguarda la protesta dei trattori "da molto tempo prima che scendessero in piazza questo governo ha difeso il comparto agricolo da scelte che rischiavano di essere troppo ideologiche e perseguire la transizione ecologica con una desertificazione". E' quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del suo intervento a L'Aquila alla cerimonia di Firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Abruzzo. Sulla tratta ferroviaria Roma-Pescara "siamo assolutamente concentrati e attenti su quella che è tra le più importante infrastrutture per il Paese". "Erano stati previsti fondi nel Pnrr" per realizzarla, "ma poi stralciati" per questioni di tempistica, il che, però, "non si è tradotto nella rinuncia di un'opera così strategica. Abbiamo stralciato il finanziamento dal Pnrr, ma il governo si è messo a lavoro per individuare risorse" sostitutive: "Vi annuncio che la Roma-Pescara si farà, grazie al lavoro dei ministri Salvini e Fitto sono state individuate tutte le risorse che servono per realizzare l'opera. Nelle prossime settimane si riunirà il Cipess". I "tanti warning fatti sulla capacità di spesa dell'Italia sul Pnrr, sul più grande piano d'Europa che spettava al nostro Paese, sono caduti nel vuoto". "Noi siamo stati accusati di voler far perdere risorse all'Italia, ma i fatti parlano chiaro e dicono altro. Anche sulla necessità che il Pnrr venisse rinegoziato, è stato descritto come qualcosa di pericolisissimo, ma per noi era doveroso farlo". Con l'accordo di coesione di oggi, ha detto la premier, "noi assegnamo all'Abruzzo 1,257 miliardi di euro e dei nuovi accordi siglati -9 finora- questa è la quota più alta assegnata. Sono risorse importanti che vengono destinate al finanziamento di quai 200 progetti". "Sono certa che l'Abruzzo possa ancora stupire, non solo l'Italia ma il mondo. E io farò la mia parte". Alla presidente del Consiglio è stato, inoltre, consegnato il rosone della Basilica di Collemaggio in miniatura. La Basilica, nel cuore del capoluogo abruzzese, dove sono custodite le spoglie di Celestino V – unico pontefice a non essere sepolto a Roma – è stata duramente colpita dal terremoto che mise in ginocchio L'Aquila dell'aprile 2009, provocando 309 morti e 1.600 feriti. "E' simbolo della nostra terra, ma anche simbolo della rinascita", è stato detto alla presidente del Consiglio motivando la scelta dell'omaggio. "Quando siamo arrivati al governo abbiamo fatto un approfondimento dello stato delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, risorse principe per combattere le disparità e i divari tra i territori: molte risorse, cofinanziamento, cicli pluriennali di finanziamento, che non sempre si riuscivano a spendere e non sempre a spendere tutti. Nella situazione in cui ci troviamo, in cui le risorse mancano sempre, averle e non spenderle non ce lo possiamo permettere". La premier ha ricordato come, della programmazione 2014-2020, "su 126 miliardi ne risultavano spesi al 2022 solo 46", dunque "invece di reiterare un meccanismo che aveva dei problemi di funzionamento, abbiamo attuato un confronto con tutte le Regioni" per fare "scelte strategiche diverse e condivise". Poi, con il decreto Sud, sono stati istituiti "gli accordi di sviluppo e coesione", con priorità "condivise" da regioni e governo, anche per "evitare sovrapposizioni". Passa da qui, ha inoltre spiegato, la decisione di affidare al ministro Raffaele Fitto la delega ai fondi e al Pnrr, affinché ci fosse dietro la stessa 'regia'. "I borghi e le aree interne sono luoghi che conservando la loro identità e garantiscono l'identità dell'Italia" ricorda la presidente del Consiglio. "Non ci arrendiamo allo spopolamento di questi territori. Sappiamo che c'è ancora molto da dare e siamo pronti a farlo". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo, pronostici Sisal: “Bertè favorita per Premio Dalla”
(Adnkronos) – Sanremo è ufficialmente iniziato: il pubblico inizia a incoronare il proprio vincitore e la Sala Stampa chiude la prima esibizione con una prima classifica della Top5. In testa c’è Loredana Bertè che, secondo gli esperti di Sisal, è anche la papabile vincitrice del Premio Lucio Dalla a quota 1,57. La sua quota come vincitrice è data invece a 7,50. Le due favorite si confermano Annalisa e Angelina Mango, ma con incertezza perché le loro quote tornano a pareggiarsi a 3,50. Diodato, dopo aver incantato l’Ariston con un corpo di ballo che si muoveva al tempo della sua ballad, raggiunge quota 16,00. Chiude la Top5 Mahmood, quotato a 20, mentre i social si chiedono: ma quando indosserà la sua Tuta Gold? Le quote vincitore si aggiornano invece così: Annalisa e Angelina Mango 3,50; Geolier 6,00; Loredana Bertè 7,50; Alessandra Amoroso 9,00; I Negramaro, Emma e Diodato 16,00; Irama e Mahmood 20,00; The Kolors 25,00; Il Volo, Dargen D’Amico, Big Mama e Clara 33,00; Fiorella Mannoia, Rose Villain, I Santi Francesi 50,00; Mr Rain 66,00; Sangiovanni, Ricchi e Poveri, Renga e Nek, Maninni, La Sad, Il Tre, Ghali, Gazzelle, Fred De Palma, Alfa, BNKR44 100,00. Per restare aggiornati sulle quote e i pronostici Sisal è possibile consultare: https://www.sisal.it/scommesse-matchpoint/evento/spettacolo/festival-sanremo/sanremo-2024. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, Angelina Mango trasforma la sua ‘noia’ in un live – Video
(Adnkronos) – Annoiarsi a Sanremo, soprattutto nei giorni del Festival quando la città non dorme mai, è un po' difficile ma Angelina Mango ci prova e lancia la 'noioteca'. Un luogo aperto a tutti dove la noia di trasforma in un’avventura creativa, offrendo attività inusuali e anche live improvvisati. Come quello di oggi che ha visto la giovane artista, in gara al festival con la canzone 'La noia', esibirsi in un live accompagnata anche dal fratello Filippo Mango, dove ovviamente non sono mancati i suoi successi 'Che t'o dico a fa'' e 'Ci pensiamo domani'. Ieri, al termine della prima serata del festival, nella top 5 della stampa Angelina Mango si è piazzata al secondo posto subito dopo Loredana Bertè. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, Dargen D’Amico promosso da Unicef e Vaticano
(Adnkronos) –
Dargen D'Amico riscuote consensi dopo la prima serata del Festival di Sanremo 2024. Non solo per l'esibizione con Onda Alta, la canzone che richiama il tema dei migranti e dei viaggi della speranza, ma anche per l'appello contro la guerra a Gaza e a favore di un ''cessate il fuoco". Le parole dell'artista, con musica e senza, hanno lasciato il segno. "Dopo la prima serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo andata in scena ieri sera, voglio ringraziare di cuore l'artista Dargen D'Amico per aver menzionato da un palco così prestigioso la drammatica situazione dei bambini e delle bambine che vivono in zone di conflitto", dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef per l'Italia. "E' di fondamentale importanza ricordare che più di 500 milioni di bambini, dall’Ucraina a Gaza, dal Sudan al Myanmar, dalla Siria allo Yemen, in questo preciso istante si trovano ad affrontare la dura realtà della guerra, senza cibo né acqua, al freddo e senza un riparo – conclude – Grazie di cuore a Dargen per questo importante messaggio e al conduttore Amadeus per aver dato prezioso spazio a parole così significative in questo tragico momento storico per i più piccoli come non si vedeva dal 1946". In Vaticano c'è un cardinale da sempre fedele a Sanremo. Gianfranco Ravasi, già 'ministro della Cultura' del Vaticano, segue da tempo il festival della canzone italiana. Dopo la prima puntata, le sue preferenze vanno a Dargen D'Amico e ad Alessandra Amoroso. Il porporato su X riporta in particolare il refrain del rapper cantautore nella sua 'Onda alt': "C'è una guerra di cuscini ma cuscini un po' pesanti se la guerra è dei bambini La colpa è di tutti quanti abbiamo cambiato le idee abbiamo cambiato leader ma la madre e le altre donne non hanno niente da ridere".
Tra gli ammiratori di D'Amico anche Don Bruno Maggioni, sacerdote comasco famoso in tutta Italia perché dopo avere unito in matrimonio gli sposi spesso e volentieri intrattiene amici e parenti cantando le canzoni dei Ricchi e Poveri in chiesa. "Che belle voci – dice all’Adnkronos il prete-artista -. Ho ritrovato i miei Ricchi e Poveri di cui sono un fan sfegatato. Siamo stati insieme sul lago di Como. La loro popolarità travolge i cuori e quando ai matrimoni canto le loro canzoni la gente si riempie di gioia. Le loro canzoni Trasmettono una gioia contagiosa". Ieri sera però don Bruno più che cantare ha ascoltato. "Condivido il giudizio della giuria. Personalmente mi piace Dargen D’Amico: per i suoi contenuti umani; porta a Sanremo i problemi reali". Meriterebbe il podio? "Sì ma magari dovrebbe vincere una canzone come dire più 'leggera', di 'evasione', una canzonetta, perché il Festival – osserva don Maggioni – è anche il luogo dove rilassare la mente senza troppi pensieri". A D'Amico, sui social, sono arrivate anche critiche. C'è chi l'ha accusato di populismo e chi ha visto nel messaggio un tentativo strumentale addirittura per andare a segno nel Fantasanremo, il gioco parallelo al Festival. A spegnere eventuali polemiche provvede Amadeus: ""Ho condiviso totalmente quello che ha detto Dargen. Ha detto una cosa bellissima. E' partito dai bambini che sono sacri e purtroppo ci sono bambini fortunati e altri, come ha detto lui, che sono sotto la minaccia di questa 'onda alta'. Ha fatto quindi benissimo a ricordarlo". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Incidente sul lavoro, 40enne muore folgorato nel messinese
(Adnkronos) – Incidente sul lavoro nel messinese. Un 40enne rumeno ha perso la vita a Terme Vigliatore, mentre stava effettuando dei lavori all'impianto elettrico di un vivaio in contrada Lacco. All'improvviso, per cause che sono in corso di accertamento, la scarica elettrica gli è stata fatale. Purtroppo si sono rivelati inutili i soccorsi. Sul tragico episodio indagano i carabinieri. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Iran e la “bomba atomica in 7 giorni”, cosa dicono gli esperti
(Adnkronos) – Secondo l'ultimo rapporto dell'Institute for Science and International Security, think tank con sede a Washington fondato da David Albright, l'Iran sarebbe in grado in soli sette giorni, se volesse, di arricchire l'uranio a livelli tali da poter costruire una bomba atomica. "Propaganda americana e israeliana", commenta all'Adnkronos il docente universitario e consigliere del team dei negoziatori iraniani a Vienna per l'accordo sul nucleare, Mohamed Marandi. "L'Iran non ha mai avuto un programma di armi nucleari. Questa è sempre stata propaganda americana e israeliana", precisa Marandi, secondo cui "tutto potrebbe risolversi in pochi giorni se gli Usa accettassero di attuare pienamente il Jcpoa", l'accordo sul programma nucleare di Teheran del 2015 dal quale tre anni dopo gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, si ritirarono unilateralmente. Marandi risponde quindi alla domanda sul perché Teheran continui a non essere del tutto trasparente riguardo al suo programma nucleare e a non consentire agli ispettori dell'Aiea l'accesso a tutti i suoi impianti. "Gli Stati Uniti non possono aspettarsi che l'Iran attui l'accordo finché violano i loro impegni. Quei giorni sono finiti", replica l'analista, sottolineando che "l'Iran è stato trasparente mentre gli Stati Uniti hanno abbandonato l'intesa". In un'intervista all'Adnkronos Pejman Abdolmohammadi, professore di Relazioni internazionali del Medio Oriente all'Università di Trento, commenta così il rapporto del think tank: "In un momento in cui sembra che ci siano molti attori che vogliano la guerra in Medio Oriente, mi sembra più un pretesto per scatenare un conflitto" piuttosto che un rapporto basato su una "documentazione credibile". "Bisogna stare molto attenti a non ricadere nella stessa situazione del 2003 contro Saddam Hussein, quando in un momento di estrema incertezza del Medio Oriente, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno cercato di forzare la situazione denunciando la presenza di armi di distruzione di massa e motivando un attacco che ha creato un'enorme instabilità", spiega Abdolmohammadi, che vede nel rapporto "un rischio del genere". L'esperto ritiene, inoltre, che anche se l''Institute for Science and International Security è "sicuramente accreditato negli Stati Uniti", si tratta di un think tank con una chiara visione politica e che dovrebbe rendere noti i documenti in suo possesso per accreditare la sua versione e dare maggior forza al suo rapporto. Per la prima volta da quando ha iniziato a seguire il programma nucleare iraniano negli anni Novanta, l'Institute for Science and International Security nel suo rapporto ha innalzato la minaccia nucleare di Teheran a 'Pericolo Estremo', il più alto su una scala di sei livelli. Dal 2022, ha rimarcato il think tank, il tempo di 'breakout' dell'Iran è pari a zero, vale a dire che la Repubblica islamica "ha più che sufficiente uranio altamente arricchito (Heu) per fabbricare direttamente un esplosivo nucleare". L'uranio in sé non è l'unico componente necessario per costruire un'arma atomica, ma è di gran lunga il più difficile da reperire. "Se l'Iran volesse arricchire ulteriormente il suo uranio arricchito al 60% fino al 90% per produrre un'arma potrebbe farlo rapidamente", ha insistito il rapporto, evidenziando come a Teheran basterebbe solo "una settimana", utilizzando tra l'altro solo una frazione del suo uranio arricchito al 60%. Se la Repubblica islamica utilizzasse le rimanenti scorte di uranio arricchito, ha messo ulteriormente in guardia il think tank, "potrebbe avere in totale abbastanza uranio ad uso militare per produrre sei armi in un mese". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mike Tyson a Torino: “Amo l’Italia, potrei comprare una villa qui”
(Adnkronos) – Mike Tyson è a Torino per girare alcune scene del film Bunny Man. "L'Italia non cambia, resta sempre un Paese bellissimo, mia moglie ha fatto le scuole in Italia, parla italiano e insieme stiamo considerando di comprare una villa qui", ha confidato Tyson, presentando il progetto cinematografico, prodotto da Ta Ta Tu di Andrea Iervolino, e per la maggior parte girato presso la sede dei Tuscany Film Studios, alla periferia sud del capoluogo piemontese. "Il mio obiettivo è restare vicino all'industria del cinema, italiano in particolare", ha aggiunto Tyson che proprio raccontando le sue esperienze sul set ha aggiunto: "Quando ero pugile ero considerato l'uomo più cattivo del mondo, ora che sono andato oltre quell'esperienza, mi piacerebbe essere considerato l'uomo migliore al cinema perché mi piace provare ad essere il migliore di tutti quelli che hanno fatto questa esperienza prima". "Conosco Mike da un po' di anni – ha detto poi il produttore Iervolino – e questo è il primo di una serie di progetti che stiamo facendo insieme. Credo nella sua possibilità di diventare un attore perché quando sono a tavola con lui e lo guardo negli occhi vedo tutto, vedo il diavolo, vedo un angelo, vedo un bambino, vedo l'uomo più cattivo del mondo, ma anche quello più buono, è una persona piena di emozioni e alla fine un attore quello che deve fare è trasmettere emozioni, quindi, basta guidarlo perché ti dia il meglio". "Questo film è facile perché lui fa la parte di se stesso, ma nel prossimo film che abbiamo insieme, dove c'è un regista che ha vinto due premi Oscar e che dunque sa dirigere le persone l'obiettivo è tirare fuori da Mike un personaggio vero. Credo, quindi, per lui questa possa essere una carriera nuova e una scoperta per tutto il mondo", ha concluso Iervolino che a proposito della location, dove Tyson potrebbe voler comprare la villa ha aggiunto: "Non lo so ma certo glielo chiederò". Un multimilionario che si muove nell’anonimato, indossando una maschera da coniglio, un supereroe spinto dal desiderio di vendicare sua sorella, morta suicida dopo una violenza le cui immagini sono finite in rete: è 'Bunny-Man', il protagonista del nuovo film prodotto da TaTaTu di Andrea Iervolino, una storia è anche parabola della difesa della dignità delle donne e della lotta alla violenza di genere. Realizzato al 95% in virtual production, la maggior parte del film verrà girato presso la sede dislocata dei Tuscany Film Studios, alla periferia sud del capoluogo piemontese e sarà presentato al Roma Film Festival. Con un cast internazionale ancora tutto da svelare, il regista di Bunny – Man sarà Bunny-Man stesso, la cui identità è ancora un segreto. Tra i protagonisti Mike Tyson, star internazionale del pugilato che da alcuni giorni è a Torino per girare alcune scene del film, all’interno del quale interpreterà se stesso. "Siamo entusiasti di portare avanti questo nuovo progetto così innovativo: utilizzando al 95% un virtual production set, stiamo ridefinendo i limiti della creatività cinematografica con l’obiettivo di offrire al pubblico un'esperienza unica” – ha spiegato nel corso di un incontro con la stampa Iervolino, fondatore dei Tuscany Film Studios – il film si gira tutto a Torino e la maggior parte in questo studio che è un virtual production set a dimostrazione che l’Italia può attirare talenti e produzioni internazionali che grazie a tecnologie avanzate che offre hanno la possibilità di girare dall’Italia in tutto il mondo senza far sì che lo spettatore si renda conto che si è girato in uno studio e Torino è assolutamente all’avanguardia”, ha concluso sottolineando che “avere nel cast una leggenda come Mike Tyson sicuramente contribuirà a rendere Bunny-Man ancora più speciale”. Annunciati nell’estate 2023, i Tuscany Film Studios, di cui gli studi di Prodea Group sono la sede dislocata, andranno a costituire un polo cinematografico indipendente: un investimento di 50 milioni di euro per la realizzazione di studi tecnologicamente avanzati comprensivi del Virtual Set più grande d’Italia e di un primo 360 studio per produzioni in live action. Accoglieranno un cinema e una struttura alberghiera di lusso con lo scopo di attrarre le migliori produzioni internazionali, e l’obiettivo è completare la struttura entro il 2024. “Il pugile più forte del mondo? Quello che ha vinto il campionato mondiale, Tyson Fury ha lottato contro Francis Ngannou, il campione però è Fury, quindi merita di esserlo”. Parola di Mike Tyson, ex pugile campione dei pesi massimi e oggi attore in questi giorni a Torino per girare alcune scene del film Bunny Man che sarà presentato al Roma Film Festival. “Francis è una grandissima persona che può fare qualsiasi cosa decida – ha aggiunto -e penso che debba prendere questo percorso molto seriamente, e’ un vero gentleman e quello che amo di lui e’ la sua umiltà” “C’è una prima volta per tutto”, ha detto poi Tyson a chi gli chiedeva chi è oggi il campione Mike Tyson e cosa rappresenta per lui l’esperienza cinematografica: "Me la sono goduta, ora sono la persona più umile possibile anche se una volta un amico mi ha detto di non usare troppo queste parole”, ha concluso. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Caso Ferragni, fascicolo della procura di Cuneo arrivato a pm Milano
(Adnkronos) – Il fascicolo della procura di Cuneo sull'influencer Chiara Ferragni è arrivato sul tavolo dell'aggiunto di Milano Eugenio Fusco che si è visto riconoscere dal pg della Cassazione Mariella De Masellis la competenza territoriale per il caso del pandoro 'Pink Christmas' della Balocco, azienda dolciaria con sede nella provincia piemontese. L'imprenditrice digitale è indagata per truffa aggravata anche per le uova pasquali con il suo marchio per Dolci Preziosi e la bambola in collaborazione con Trudi lanciata sul mercato nel 2019. Oltre a pandoro, uova pasquali e bambola, tutte iniziative benefiche con lo stesso modus operandi, l'indagine potrebbe espandersi alla collaborazione con i biscotti Oreo, nel periodo del Covid, e alla donazione che Chiara Ferragni fece a Soleterre nel 2017. Contratti e omaggi ora al vaglio della procura e degli uomini della Guardia di finanza, solo dopo lo studio dei documenti si passerà a sentire i protagonisti dell'inchiesta, non prima di inizio marzo, a partire dalla stessa influencer Ferragni e dal suo braccio destro Fabio Maria Damato. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Lebbra, zenzero usato come medicina in epoca medioevale
(Adnkronos) – “La presenza di zenzero nel tartaro dentale degli individui sepolti nel lebbrosario di St.Leonard a Peterborough (Inghilterra, Ndr) apre nuove prospettive nella ricerca archeologica della medicina medievale e antica”. Così Elena Fiorin, responsabile del progetto Marie Sklodowska-Curie e attualmente ricercatrice del dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo facciali della Sapienza, commenta i risultati di un progetto di ricerca internazionale coordinato dalla Sapienza Università di Roma che ha individuato, per la prima volta in Europa, la presenza dello zenzero (Zingiber officinale) in individui vissuti in epoca medioevale e affetti dalla malattia di Hansen, meglio conosciuta come lebbra. I risultati – si legge in una nota – sono stati ottenuti grazie all’identificazione dei microresti di origine vegetale intrappolati all’interno del tartaro dentale prelevato da resti scheletrici provenienti dal lebbrosario inglese di Peterborough. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports – e frutto della collaborazione tra il laboratorio Dante (Diet and Ancient Technology) del Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo facciali della Sapienza, l’università di Roma Tor Vergata e le università inglesi di Durham, Warwick e Nottingham – si inserisce nel filone di ricerca del progetto Medical (Medical treatments in medieval leprosaria. Exploring healing remedies through dental calculus analysis) finanziato dall’Unione europea e intrapreso con il sostegno del programma di azioni Marie Sklodowska-Curie. “Lo zenzero – spiega Fiorin – è una spezia di origine esotica che in passato era difficile da reperire e quindi particolarmente costosa. Era impiegato nella composizione di preparati medicinali poiché si riteneva possedesse proprietà terapeutiche utili per curare diverse malattie e, in particolare, la lebbra. Finora, però, non era mai stata individuata un’evidenza archeologica dell’uso dello zenzero in associazione della lebbra, che è una malattia davvero iconica nell’Europa medioevale”. Questi risultati “sono un’ulteriore conferma – osserva Emanuela Cristiani supervisor del progetto Medical – di come il tartaro, un deposito di placca dentale mineralizzata che si forma sui denti, ci restituisca dati importantissimi che ci permettono di ricostruire la dieta, lo stato di salute, e le condizioni di vita delle popolazioni antiche. Negli ultimi anni ha inoltre fornito informazioni sui rimedi medici e curativi del passato che altrimenti sarebbero rimasti invisibili nel record archeologico”. Il tartaro si dimostra un deposito ricco di micro-residui vegetali (e animali), ma non solo. Attraverso innovative tecniche di estrazione e sequenziamento del Dna è infatti possibile analizzare il materiale genetico appartenente ai microorganismi che caratterizzavano il cavo orale dell'individuo, il cosiddetto microbioma orale. "La matrice minerale del tartaro dentale rappresenta un substrato ideale per la conservazione del Dna batterico a distanza di secoli e anche millenni", chiarisce Marica Baldoni, post-doc al Centro di antropologia molecolare per lo studio del Dna antico dell'Università di Roma Tor Vergata. "Le analisi che abbiamo condotto – aggiunge Claudio Ottoni, responsabile delle analisi di Dna antico e associato di Antropologia molecolare e paleogenomica a Roma Tor Vergata – dimostrano che la lebbra non aveva alterato il microbioma orale degli individui, tuttavia l'utilizzo di erbe medicinali come lo zenzero potrebbero aver favorito processi di antibiotico-resistenza da parte dei batteri della flora orale”. La scoperta – conclude la nota – non solo rappresenta potenzialmente la più antica evidenza archeologica, in Europa, dell’uso dello zenzero come ingrediente medicinale, ma contribuisce anche a colmare alcune lacune storiche. È molto raro, infatti, trovare all’interno dei lebbrosari medioevali documenti che attestino la presenza dei preparati medici che venivano somministrati alle persone che, affette dalla lebbra, erano ospitate all’interno di queste strutture. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Omicidio Diabolik, la famiglia: ”Sui giornali ipotesi già scartate, unica pista Calderon”
(Adnkronos) – ''Sui giornali vengono tirate in ballo piste legate all'esecuzione di Fabrizio che sono state già ampiamente scartate, come quella della pistola del poliziotto. E' falso che la procura abbia aperto un'altra inchiesta su questa vicenda. E' un'ipotesi che non ha portato a nulla. L'unica pista che ha portato al processo e che sta trovando concretezza in fase dibattimentale è quella di Calderon''. Così all'Adnkronos Tiziana Siano, avvocato della sorella e della madre di Fabrizio Piscitelli, ultras laziale conosciuto come 'Diabolik', ucciso nel parco degli Acquedotti di Roma il 7 agosto del 2019. Per l'omicidio è al momento sotto processo l'argentino Raul Esteban Calderon, considerato dalla procura il killer di Piscitelli. ''Addirittura si inventa che le pagine dell'agenda sarebbero state bruciate e fatte sparire'', aggiunge riferendosi alle numerose pagine mancanti e spiegando che ''è una falsità assoluta''. ''Non è emerso da nessuna parte, se lo stanno inventando – ribadisce l'avvocato – Fabrizio era solito strappare le pagine che non servivano più''. ''Consideriamo le cose apparse sui giornali in questi giorni tutte ricostruzioni fantasiose fatte da chi vorrebbe spostare l'attenzione e dare una rappresentazione diversa di quelle che sono le risultanze dibattimentali che portano a un'unica strada", aggiunge Siano. Anziché inseguire i suggerimenti che indicano "piste alternative", sottolinea, si "approfondissero gli elementi che stanno emergendo dal processo e che portano in un'unica direzione che è quella di Raul Calderon". Talvolta, sulla stampa "sembra di leggere le contestazioni che fa la difesa in sede processuale", chiarisce. Infine ci tengo a sottolineare, dice ancora l'avvocato, che ''non accettiamo la pubblicazione di appunti e fatti che riguardano la sfera privata di Fabrizio che ai fini del processo e della sua eventuale figura di 'narcotrafficante', come viene definito, non hanno alcuna attinenza''. Quindi, avvisa, ''ci muoveremo in qualunque sede mediante querele: Fabrizio non è un divo della tv ma una persona che è stata uccisa in uno specifico contesto. Accettiamo tutto, il metodo mafioso, il narcotraffico, ma non accettiamo che la vita privata di Fabrizio e dei familiari venga messa in piazza''. A ogni modo, conclude poi l'avvocato, ''ad oggi non esiste una sentenza che dica che Fabrizio Piscitelli è il più grande e il più potente trafficante di Roma, anche perché se lo fosse stato forse non sarebbe nemmeno morto sulla panchina del Parco degli Acquedotti. La sentenza del processo del Grande Raccordo Criminale, ci tengo a ribadirlo, dice che Fabrizio non aveva interessi dal punto di vista dello spaccio''. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Giappone, da centrale Fukushima perdita acqua con materiale radioattivo
(Adnkronos) – Circa 5,5 tonnellate di acque contaminate con materiale radioattivo sono fuoriuscite dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, sulla costa orientale del Giappone. Lo rende noto la Fukushima Central Television citando la Tokyo Electric Power Company (Tepco) e spiegando che la perdita si è verificata verso le 8.53 di questa mattina, ora locale. E' in quel momento che i lavoratori, durante una ispezione, hanno individuato una perdita da un dispositivo utilizzato per purificare l'acqua contaminata dal nucleare. La maggior parte dell'acqua fuoriuscita sembrerebbe essere entrata nel terreno e una verifica nel canale vicino non ha rilevato un cambiamento significato nel livello di radiazioni. La Tepco ha spiegato che l'acqua è fuoriuscita in una zona nella quale è vietato l'accesso. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Basile e il video contro Segre, senatrice incarica avvocato di procedere nei suoi confronti
(Adnkronos) – La senatrice a vita Liliana Segre è pronta a querelare l'ex ambasciatrice Elena Basile per le affermazioni nel video diffuso sui social. "Segre – informa una nota – ha dato incarico al suo penalista di fiducia, l'avvocato Vincenzo Saponara di Milano, di procedere a norma di legge nei suoi confronti". Il figlio di Liliana Segre, l'avvocato Luciano Belli Paci, ha fatto sapere di aver ricevuto "ieri notte due mail di Elena Basile" in risposta alla sua mail di contestazione di ieri mattina. "Basile sostiene che il pensiero di Liliana Segre sarebbe stato travisato da non meglio precisati articoli di stampa, a seguito dei quali sarebbe nato il suo video, e che dunque la senatrice dovrebbe chiedere a quei giornali che l’hanno fraintesa, e non a lei, di rettificare – prosegue Belli Paci – Si dichiara inoltre felice di apprendere che la senatrice Segre ha a cuore la morte dei bambini di tutte le nazionalità e gruppi etnici. Infine, si dice spiacente se il video ha ferito Liliana Segre". "Ho risposto a mia volta a Basile – fa sapere il figlio della senatrice – precisandole: che i travisamenti del pensiero di Liliana Segre da parte della stampa non risultano; che prendiamo atto del fatto che non ritiene di assumersi le sue responsabilità per le affermazioni diffamatorie ed ingiuriose contenute sia nel video" che in un'intervista e "prendiamo atto del fatto che non ritiene di adottare le misure riparatorie suggerite". Basile si è rivolta in un video contro Liliana Segre: "Lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre, ci racconta di come la sua memoria sia tormentata, per 365 giorni, da quello che ha vissuto nei campi di concentramento. Ma, cara signora, possibile che lei sia tormentata solo dal pensiero dei bambini ebrei, i bambini palestinesi non la toccano?". "Da ebrea che ha vissuto nei campi di concentramento lei dovrebbe sentire il dolore di tutti gli oppressi e in particolare ora del popolo palestinese – dice Elena Basile – La morale non è rivolta solo a un gruppo nazionale. Io inorridisco, veramente. Sa che i tedeschi nazisti erano molto buoni con i loro bambini? Anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, non sentivano nulla per la morte degli ebrei. Lei vuole imitarli? Sente qualcosa solo per la morte degli ebrei ma non per gli altri? Non mi deluda, non è possibile". "Mi associo ai giusti argomenti e alle parole che sono emerse in maniera unanime da parte di tutti i gruppi e abbraccio la senatrice Liliana Segre, che speriamo di vedere presto qui in Aula e a cui rivolgiamo un saluto", ha detto in Aula il presidente del Senato Ignazio La Russa, dopo gli interventi sul caso del video di Basile contro Segre. I senatori presenti hanno tributato un lungo applauso alla senatrice a vita, alzandosi in piedi. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, seconda serata oggi: la diretta della giornata
(Adnkronos) – Sanremo 2024 si prepara alla seconda serata in programma oggi 7 febbraio 2024. La 'seconda puntata' del Festival prevede l'esibizione di 15 cantanti: ognuno sarà accompagnato sul palco da un collega che si calerà nel ruolo di presentatore. Amadeus sarà affiancato da Giorgia, co-conduttrice della serata. All'Ariston, attesi gli ospiti speciali: Giovanni Allevi e John Travolta. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, Amadeus: “Sesto Festival? La Rai saprà trovare un nuovo bravissimo allenatore”
(Adnkronos) – "Farei un applauso alla musica". E' il commento a caldo di Amadeus sulla serata di ieri, che ha inaugurato il 74mo festival di Sanremo facendo registrare ascolti record. "Ringrazio tutti i cantanti in gara, grazie a Marco Mengoni, ieri è stato bravissimo: ho scelto amici e persone che stimo e che hanno una storia. E grazie a mio fratello Ciuri, Rosario Fiorello. Una festa incredibile, la gente ha fatto festa fuori dall'Ariston fino alle 4 e mezzo del mattino, una grandissima festa mai vista". "Sanremo è una grandissima gioia, un onore essere qui per il quinto anno di seguito, e come ho già detto sento il bisogno di fermarmi per poter pensare anche ad altro, qualora un giorno ci fosse la possibilità di trovare idee nuove. La Rai sarà in grado di trovare un nuovo allenatore bravissimo". "Non si tratta di bussare alla mia porta, che è sempre aperta -aggiunge Amadeus- Ho un rapporto bellissimo con tutti i vertici Rai". "I monologhi? Sono contento di quelli che sono stati fatti in passato, ma credo la cosa si sia esaurita, non mi piace ripetere le cose, ho pensato che fossero già stati fatti e volevo cambiare registro. Per l'ultimo anno avrei potuto andare su una comfort zone, ma amo rischiare sempre". "Faccio cose diverse e vado a testare cose diverse. In questo mi ha dato l'idea Giovanni Allevi, che io ho incontrato in primavera. Io sono stato presente in questa sua battaglia, e quando mi ha raccontato alcune cose ho pensato che non servissero monologhi", aggiunge. "Gianni Morandi mi ha chiamato questa mattina e gli ho detto 'se non hai impegni questa settimana, fai un salto'" qui al Festival. E a chi incalza su quale sarà la serata con Morandi, il direttore artistico risponde scherzando: "Allora, gli ho detto, se non hai impegni giovedì, fai un salto". "Ho condiviso totalmente quello che ha detto Dargen. Ha detto una cosa bellissima" ha detto Amadeus commentando il messaggio lanciato dal palco dell'Ariston da D'Argen D'Amico alla fine della sua esibizione. "E' partito dai bambini che sono sacri e purtroppo ci sono bambini fortunati e altri, come ha detto lui, che sono sotto la minaccia di questa 'onda alta'. Ha fatto quindi benissimo a ricordarlo". "Questo brano lo dedico alla mia cuginetta che adesso è a studiare a Malta. Ha avuto questa grande fortuna, ma non tutti i bambini ce l’hanno" queste le parole di ieri del rapper in gara al Festival con il brano 'Onda Alta'. "Nel Mar Mediterraneo – ha continuato D'Argen – ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua, senza cibo. E in questo momento il nostro silenzio è corresponsabilità. La storia, Dio, non accettano la scena muta: cessate il fuoco". "A chi dedico il Festival? All'azienda, alla Rai, alla musica, alla discografia, ma soprattutto ai giovani. E' una delle cose di cui vado particolarmente fiero, vedere una città piena di giovani e i dati con tanti giovani mi mette una grande felicità. Dedico ai giovani il Festival di Sanremo". "Non importa quante volte torni, età ed esperienza. E' sempre un palco che ha una magia e mette addosso senso di responsabilità" ha detto Giorgia che questa sera affiancherà Amadeus nella co-conduzione. "La mia storia è iniziata su questo palco, ultima la partecipazione dell'anno scorso" e per questo "abuserò della parola emozione". "Tornare qui è un po' come rendere conto al pubblico di quello fatto fin qui e vorrei far fare bella figura ad Amadeus" aggiunge la cantante che scherza sui risultati record della prima serata: "Con questi risultati qua se non vado uguale è colpa mia". E Marco Mengoni "è stato fantastico". "Quando ci presentammo al Festival con 'E poi' per farci prendere a Sanremo nel 1994 Baudo ci fece riscrivere l'inciso" racconta Giorgia a 30 anni dalla canzone 'E poi' che l'ha vista debuttare a Sanremo tra le giovani proposte. "Siamo rimasti sorpresi perché eravamo sicuri di quello che avevamo fatto ma avevamo solo 4 ore per presentare il brano. Abbiamo così 'aperto' questo inciso e, come ha detto anche Amadeus, c'aveva ragione". Questo l'ordine di uscita dei cantanti, in abbinamento ad uno dei colleghi in gara che stasera non canterà : Fred De Palma presentato da Ghali, Renga e Nek presentati da La Sad, Alfa presentato da Mr Rain, Dargen D'Amico presentato da Diodato, Il Volo presentato da Rose Villain, Gazzelle presentato dai Bnkr44, Emma presentata dai Santi Francesi,Mamhood presentato da Alessandra Amoroso,Big Mama presentata da Il Tre, The Kolors presentati da Angelina Mango Geolier presentato da Fiorella Mannoia. Loredana Berté presentata da Sangiovanni, Annalisa presentata da Maninni, Irama presentato dai Ricchi e Poveri, Clara presentata da Negramaro. Ciascun presentatore, quando esce, sarà accompagnato dal ritornello della sua canzone, in modo tale da far sentire anche stasera tutti i brani in gara. "Quello andato in scena ieri sera sul palco del Teatro Ariston è stato uno spettacolo straordinario che non è semplice ‘intrattenimento’ o una rassegna di canzoni: intorno alla musica, Amadeus – insieme a Marco Mengoni e con la complicità di Fiorello – ha costruito uno spettacolo fatto di leggerezza, ma capace anche di offrire spunti di riflessione sul tempo nel quale viviamo, sulle sue luci e sulle sue ombre”. Così l’Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio e il Direttore Generale Giampaolo Rossi dopo la prima serata del 74maFestival della Canzone Italiana. "Ad Amadeus, insieme a un grande ‘in bocca al lupo’ per il prosieguo del Festival – aggiungono Sergio e Rossi – va il nostro ringraziamento per essere, come Direttore artistico e padrone di casa, un grandissimo interprete dello spirito del Servizio Pubblico, capace di includere, di divertire, di parlare un linguaggio veramente universale e di liberare tutta l’energia della musica. Davvero per tutti. E un grazie a tutte le donne e gli uomini della Rai che sono dietro questa immensa macchina produttiva, quasi unica in Europa. Sono loro la nostra vera forza. Grazie, infine, a tutti i giornalisti che finalmente – dopo tre anni difficili – sono tornati in gran numero a questo Festival e contribuiscono al suo racconto e al suo successo". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)