La nomina di Commissari non rispetta più i vincoli dello stato d’emergenza temporanea ma sta diventando un’astuta acrobazia politica. Il «vero» parco rischia di sparire, è necessaria l’istituzione di un Ente che operi nel pieno delle sue funzioni
Con l’ennesimo rinnovo del Commissariamento dell’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, continua l’insostenibile gestione di uno dei parchi Naturali italiani più importanti e strategici.
Qui, infatti, la nomina di Commissari sta diventando lo strumento per procrastinare decisioni su nomine non condivise o cercare di controllare direttamente alcune gestioni in luogo di affrontare situazioni di emergenza temporanea. Inoltre, nel caso dell’Arcipelago Toscano, sussiste l’anomalia di un Commissario che è anche il candidato Presidente del Ministero dell’Ambiente, mai eletto per non aver ottenuto l’intesa necessaria con la Regione Toscana.
Ciononostante, grazie ai rinnovi temporanei e, in attesa di altre sentenze sul