I consumatori sono sensibili al rischio da additivi chimici negli alimenti, non altrettanto nei confronti delle sostanze tossiche naturali
Per noi consumatori la parola «muffa» evoca delle forme filamentose e lanuginose che talvolta compaiono negli alimenti dimenticati in un recondito angolo del frigorifero e solo i più informati sanno che si tratta di colonie di funghi.
Quest’immagine è però sicuramente riduttiva, poiché esclude l’esistenza di muffe utili, impiegate industrialmente nella produzione di alcuni formaggi e salumi, o di enzimi, acidi organici, vitamine, antibiotici e steroidi.
Spesso inoltre non si è a conoscenza che questi funghi, in particolare quelli capaci di produrre sostanze ad azione tossica denominate micotossine, possono essere veramente pericolosi per la salute. Infatti i consumatori,