L’impossibilità di cacciare i mammiferi marini costringe adesso a prelevare l’ambra solo da esemplari spiaggiati, rendendola quasi irreperibile sul mercato
Tutelati sulla base dell’accordo di Monaco del ’96, i capodogli non possono più essere una facile preda dalla quale ottenere la preziosa ambra grigia, una delle essenze più pregiate utilizzate per fissare i profumi. L’alternativa, allora, è mettersi in cerca di un’ambra ottenuta a partire da cefalopodi geneticamente modificati.
E’ quanto stanno facendo le imprese francesi del profumo, riferisce il notiziario on line Biotech.com, alleate in un progetto di ricerca biotecnologica teso a individuare un valido sostituto per l’ambra grigia.
Questa sostanza viene prodotta dai capodogli durante il processo di digestione dei cefalopodi (totani, seppie, calamari), alimento principale