Il sensore che rilevava i dati di temperatura al suolo, un sensore che lavora nel campo delle microonde, veniva influenzato, nelle sue misure, da microonde spurie provenienti dalla stratosfera
Da anni, i ricercatori sul clima globale erano alle prese con una discrepanza sull’interpretazione e sulla evidenza di un riscaldamento globale già in atto. Infatti, i modelli climatici mostravano e prevedevano una crescita di temperatura alla superficie terrestre e nei bassi strati dell’atmosfera, che era maggiore e molto più rapida di quanto poi veniva osservato sperimentalmente, soprattutto confrontando i dati dei modelli climatici con i dati misurati nelle osservazioni della terra da satellite.
Questa discrepanza aveva generato non solo uno scetticismo generale sul fatto che fosse effettivamente in atto un riscaldamento climatico, ma anche una certa sfiducia nei ricercatori, e attraverso i media anche nel pubblico, nei modelli climatici perché se non erano già in grado di descrivere la effettiva realtà del clima attuale e di quello passato, come potevano prevedere l’andamento del clima futuro? Ora il problema appare risolto: un gruppo di scienziati americani della Università di Washington e della Noaa, hanno analizzato tutti i dati dei satelliti (che sono poi satelliti Noaa) dal 1979 al 2001, ma hanno analizzato soprattutto come questi dati venivano rilevati e registrati. Ebbene, dopo un lavoro molto lungo e meticoloso, si sono accorti che il sensore che rilevava i dati di temperatura al suolo, un sensore che lavora nel campo delle microonde, veniva influenzato, nelle sue misure, da microonde spurie provenienti dalla stratosfera. Dunque, tutte le misure dal 1979 in poi contengono un errore di cui nessuno si era accorto prima.
È noto, infatti, che con il riscaldamento climatico, mentre la bassa atmosfera si riscalda, la stratosfera, vicevera si raffredda. E quanto maggiore è il riscaldamento della bassa atmosfera, tanto maggiore è il raffreddamento della stratosfera. Dunque, il sensore che misurava la temperatura della bassa atmosfera, senza essere schermato dall’interferenza delle microonde provenienti dalla stratosfera, non poteva ovviamente rilevare alcuna significativa variazione della temperatura al suolo, dal momento che riscaldamento della bassa troposfera e raffreddamento stratosferico tendevano a compensarsi. A questo punto i ricercatori hanno deciso di ripulire i dati da tale errore utilizzando le misure di un altro canale satellitare tarato sulle microonde stratosferiche e sicuramente affidabile per le misure stratosferiche.
In questo modo hanno potuto sottrarre il contributo delle microonde spurie della stratosfera dai dati registrati per la troposfera e la bassa atmosfera. Ed il risultato è stato strabiliante: i dati ricavati dalle elaborazioni matematiche dei modelli climatici ora sono del tutto coerenti e analoghi ai dati sperimentali rilevati da satellite. E con questo la polemica tra ricercatori modellisti e ricercatori sperimentali dovrebbe essere definitivamente chiusa, così come dovrebbe essere fugati anche gli ultimi dubbi sul riscaldamento globale in corso.