Negli stagni di Focognano l’insolita presenza di 12 fenicotteri rosa

    817
    Tempo di lettura: 2 minuti

    Questa specie in genere frequenta le coste e in particolare gli ambienti lagunari o le vecchie saline proprio perché adattata alle acque salmastre

    Dodici rari Fenicotteri hanno scelto l’Oasi Wwf Stagni di Focognano come area di sosta durante le migrazioni. Uno spettacolo insolito perché questa specie in genere frequenta le coste e in particolare gli ambienti lagunari o le vecchie saline proprio perché adattata alle acque salmastre, è quindi, per così dire, un po’ atipica per la questa zona. Perciò da oltre una settimana decine e decine di persone e molte scolaresche hanno potuto assistere a questo vero e proprio spettacolo della natura.

    Con la loro inconfondibile silhouette e il loro colore rosa fucsia questi dodici bellissimi esemplari hanno, se possibile, ancor più movimentato le acque dell’Oasi che già in questo periodo sono stracolme di centinaia di uccelli di decine di specie: Aironi cenerini, Aironi guardabuoi, Aironi bianchi maggiori, Garzette, Cormorani, Germani, Alzavole, Moriglioni, Canapiglie, Codoni, Beccaccini, Piro Piro, Pavoncelle, Tuffetti, Folaghe, Ballerine, etc. Infine non è di poco conto notare che insieme ai fenicotteri un’altra specie rara ha fatto la sua comparsa nell’Oasi con due individui femmine: la Volpoca.
    È importante ricordare che le indimenticabili immagini che quest’Oasi offre ogni giorno sono un vero e proprio tuffo nel passato, cioè nel paesaggio che da sempre ha caratterizzato tutta la Piana fiorentina.
    Tutti i sabati e le domeniche l’Oasi è aperta anche a coloro che, come volontari, desiderano entrare ancora più in stretto contatto con questi particolarissimi ecosistemi. Sono in molti quelli che si domandano come sia possibile che ogni mese dell’anno l’Oasi ospiti così tante specie diverse, ciascuna con le proprie esigenze ecologiche. Il «segreto» sta proprio nel fortissimo impegno di decine e decine di volontari che gestiscono le diverse parti dell’Oasi in modo da mantenere sempre molto diversificati gli habitat e capaci di offrire rifugio a tutte le specie.
    (Info: 338 3994177)

    (04 Dicembre 2004)