La Commissione europea ha relegato l’Italia tra i «fanalini di coda». Si crea, così, un danno per tutte le imprese, comprese quelle virtuose che avevano scelto di allinearsi con le direttive europee nel rispetto del Protocollo di Kyoto scommettendo su fonti rinnovabili e fonti pulite
«Non è certo quello scelto dal Governo italiano il modo migliore per aiutare le nostre imprese vista la grave bocciatura del Piano emissioni giunta dalla Commissione europea ? ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Campagne internazionali del Wwf, in questi giorni a Buenos Aires per seguire la Cop 10 sul cima – relegando l’Italia tra i ?fanalini di coda? del mercato delle emissioni si crea un danno per tutte le imprese, comprese quelle virtuose che avevano scelto di allinearsi con le direttive europee nel rispetto del Protocollo di Kyoto scommettendo su fonti rinnovabili e fonti pulite. Non solo l’Italia non ha