La zonizzazione costituisce un punto fermo ed il rispetto dei limiti delle emissioni da essa previsti un obiettivo da perseguire da subito da parte della Commissione attraverso le procedure antirumore
Nei giorni scorsi la Commissione Aeroportuale Antirumore ha adottato la zonizzazione acustica dell’aeroporto «Vespucci» di Firenze. La zonizzazione costituisce un punto fermo ed il rispetto dei limiti delle emissioni da essa previsti un obiettivo da perseguire da subito da parte della Commissione attraverso le procedure antirumore.
AdF si è impegnato a monitorare le emissioni acustiche nei prossimi quattro mesi, dopo di che la Commissione si riunirà di nuovo per valutare le eventuali modifiche dell’attuale procedura antirumore, che è stata adottata nel 2002. L’effetto dell’applicazione di tale procedura è stato presentato da Arpa Toscana nel luglio del 2004 riscontrando che essa risulta solo parzialmente applicata dagli aeromobili. Nel merito della zonizzazione si evidenzia come questa non si adagia sull’esistente ma definisce un obiettivo realistico da raggiungere. Con le rilevazioni presentate nel luglio scorso si evidenziava che la popolazione residente esposta ad un rumore derivante dall’aeroporto maggiore di 60 dBA, risultava essere nel 2002 di circa 700 persone. Con la zonizzazione risulta che nell’area esterna alla zona A
(per la quale il limite dei rumori aeroportuali è inferiore ai 60 dBA) abitano circa 500 persone. Per queste aree si dovrà quindi provvedere alla riduzione delle emissioni, in prima istanza attraverso interventi sulla procedura antirumore che gli aeromobili devono seguire.
Qualora questa tipologia di interventi non permetta di conseguire l’obiettivo, l’AdF dovrà attuare un piano di risanamento con interventi anche di tipo strutturale entro otto anni.
(Fonte Arpa Toscana)