L’agrobiologia si è ormai lanciata nello spazio, grazie a vari tipi di esperimenti che sono stati condotti dagli astronauti nel corso di missioni spaziali di lunga durata. Il grande impulso è nato agli inizi degli anni Settanta con i voli sullo Skylab americano, ma è dall’epoca della stazione russa «Mir» e dell’attuale Stazione Spaziale Internazionale, che questa disciplina fa ormai parte di quasi tutti i programmi scientifici di lavoro in orbita.
Anche l’Italia è protagonista in questo settore, come dimostrano alcuni esperimenti, anche recenti, realizzati sulla stazione spaziale. Tra questi, quelli condotti dall’astronauta italiano dell’Esa Roberto Vittori, che ha
compiuto ricerche per conto di un team di qualificati ricercatori dell’Università della Tuscia di Viterbo.
Proprio per fare il punto sulle attività legate allo spazio, le Facoltà di Agraria e di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università della Tuscia, in collaborazione con il Rettorato dello stesso Ateneo, hanno organizzato il convegno «Agrobiologia ed esplorazioni spaziali, il ruolo dell’Università della Tuscia e del Lazio».
L’evento avrà luogo il prossimo 27 Aprile alle 15 presso l’Aula del Consiglio della Facoltà di Agraria, in Via Camillo de Lellis a Viterbo.
L’iniziativa è promossa dal Greab (Gruppo di Ricerca in EsoAgroBiologia), recentemente costituitosi presso l’Ateneo di Viterbo e coordinato dal professor Francesco Canganella.
Il Gruppo comprende nove unità di ricerca, e coinvolge numerosi docenti e ricercatori delle due Facoltà scientifiche; durante il convegno verranno illustrate le esperienze maturate sinora da rappresentanti del mondo accademico e produttivo, sia in ambito pubblico che privato.
Il folto programma prevede gli interventi dei professori Francesco Canganella, Francesco Saccardo, Giampiero Soressi e Silvano Onofri (Università della Tuscia), che verteranno su tematiche legate agli aspetti agrobiologici caratteristici di ambienti spaziali, naturali o artificiali; in linea con questi argomenti sarà anche la relazione del dott. Battistelli del Cnr. Verranno presentati, inoltre, i risultati ottenuti dagli esperimenti scientifici con cui l’Ateneo ha partecipato alla Missione Spaziale Eneide di Roberto Vittori: l’esperimento Microspace, ideato dal gruppo del prof. Canganella e Aes (Agrospace Experiment Suite), e messo a punto dal gruppo del prof. Saccardo in collaborazione con il dott. Marco Casucci.
L’Arsial porterà il suo contributo illustrando l’esperimento di alimentazione ideato per gli astronauti e portato a termine da Roberto Vittori, nell’ambito della stessa Missione, che si svolse ad aprile del 2005.
Sempre riguardo alla passata missione Eneide, interverranno il dott. Lancia della Filas e il Tenente Colonnello Cesolari dell’Aeronautica Militare, per illustrare il ruolo dei rispettivi Enti di appartenenza sia all’organizzazione che al felice compimento della Missione.
Nell’ambito delle ricerche portate avanti dall’Ateneo della Tuscia, ulteriore rilievo verrà dato alle attività sperimentali condotte dal prof. Silvano Onofri, il quale sta attualmente coordinando l’esperimento internazionale Expose Life, approvato dall’Esa, per lo studio della risposta di licheni e funghi all’esposizione all’ambiente spaziale sulla Stazione Spaziale Internazionale.
La progettazione di microcosmi ad hoc per produzioni vegetali destinati alla Stazione Spaziale Internazionale o ad altri ambienti extraterrestri (es. Luna, Marte) è senza dubbio uno dei fili conduttori del convegno e concerne sia aspetti di
di interesse si discuterà dello sviluppo di preparati nutraceutici o di prodotti freschi per l’alimentazione degli astronauti.
Per informazioni si può consultare il sito dell’Università della Tuscia, oppure contattare il prof. Canganella (canganella@unitus.it – 0761-357282).
(Antonio Lo Campo)