Ancora non è stata trovata una soluzione accettabile per la messa in sicurezza del sito. Il sarcofago che copre il reattore 4 è stato costruito per una vita massima di 20-30 anni
Oggi è il ventennale del più grande disastro nucleare della storia. Ricordarlo fa bene sia per le vittime, sia per coloro che ancora sono a rischio, sia per i pericoli tutt’altro che fugati. Ma soprattutto va ricordato per tutti coloro che ammiccano al nucleare sicuro come soluzione per i problemi energetici della società attuale.
Due sono le ragioni del sospetto e della paura. Per primo non c’è una soluzione per le scorie che sono potenziali minacce sia in sé, per la lunghezza del tempo occorrente al decadimento, sia perché aumentando la quantità aumenta la possibilità per l’«approvvigionamento» a scopo terroristico