Depositato un altro ricorso al Tar, per chiedere la sospensione di questa strage, perché non è nemmeno stata rispettata la corretta prassi «burocratica»
Contro i famigerati abbattimenti di ungulati iniziati ieri in Piemonte, è stato depositato un altro ricorso al Tar, per chiedere la sospensione di questa strage, perché non è nemmeno stata rispettata la corretta prassi «burocratica», non si è tenuto conto del parere dell’Infs (Istituto Nazionale Fauna Selvatica), ecc. Il 6 settembre il Tar si pronuncerà in merito ma, per adesso, si spara. Si spara e si ammazzano animali indifesi.
Per questo gli attivisti contro la caccia organizzano presidi davanti ai centri di controllo degli Atc (Ambiti Territoriali di Caccia)