22,75 milioni di euro l’investimento previsto secondo dati delle società petrolifere non a carico del Bilancio Regionale. La zona interessata è a cavallo tra Puglia e Basilicata, i Comuni pugliesi interessati sono Castellaneta e Ginosa ma sono previste altre ricerche sul Torrente Celone (Foggia), Monte Carbone (area tra Laterza, Ginosa, Santeramo, Altamura), area di Massafra e Manduria
La notizia, pur con tutte le cautele del caso, è della massima importanza. L’Eni, l’Ente Nazionale Idrocarburi riavvia le ricerche petrolifere proprio nella zona in cui erano state abbandonate nel 1985. La notizia è stata illustrata in un comunicato congiunto del vicepresidente Luciano Mineo e del consigliere regionale Paolo Costantino.
«L’area ? si legge nel comunicato ? interessa la foce del Fiume Bradano ed è estesa circa 31 ettari. Per la parte pugliese ricade nei Comuni di Ginosa e Castellaneta. La richiesta, inviata alla Regione e positivamente accolta, riguarda l’acquisizione ed il tracciato delle linee sismiche e sulla base della