Tre giorni di dibattiti e scambio di conoscenze per approfondire il tema sulla qualità dell’aria
«La scienza ha perso un po’ i contatti con i cittadini, quindi ben vengano momenti come questi per incontrarci». Luigi Campanella, presidente della società chimica italiana entra subito nel cuore del perché è stato organizzato il terzo Convegno nazionale sul particolato atmosferico, che proprio oggi ha iniziato a Bari i suoi tre giorni di lavori.
Ed in effetti oggi più di ieri la scienza incute timori e scatena battaglie, proprio oggi che invece la ricerca scientifica può dare tante risposte, anche nella vita quotidiana.
La tre giorni di convegno sul particolato vede convergere i più importanti scienziati e chimici italiani ed europei, a dibattere, non solo tra loro ma soprattutto con i decisori politici e con i singoli cittadini, sul problema polveri sottili, quella materia così volatile che soffoca le nostre città e noi stessi.
«Oggi quando si parla di chimica si fa sempre riferimento a qualcosa di negativo, si dice correntemente ”inquinamento chimico” senza mai far riferimento a quanto le conoscenze chimiche possono fare nel risanare situazioni inquinate – sottolinea Campanella nel suo discorso di avvio lavori – è evidente che c’è un problema di comunicazione che dobbiamo sanare».
La scelta di Bari come sede per un convegno del genere non è casuale, ma serve a sottolineare i miglioramenti di una città che era tra le peggiori in Italia per qualità dell’aria e grazie a decisioni politiche prese insieme a scienziati e ricercatori, si è arrivati ad un tangibile miglioramento della situazione ambientale.
Lo spiega anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, senza falsa modestia elencando come in quattro anni si sia riusciti a creare e far funzionare i parcheggi di scambio che collegano la periferia con il centro cittadino attraverso mezzi pubblici «riuscendo a decongestionale un traffico ormai insostenibile» o puntando sul bikesharing e riuscendo a terminare bonifiche ambientali che sembravano impensabili. «Oggi qui abbiamo bisogno che voi scienziati e ricercatori verifichiate quanto è stato fatto – ha sottolineato Emiliano – e ci aiutate con il vostro approccio scientifico per capire cosa c’è ancora da fare».
«Il particolato atmosferico non è solo un argomento sensibile per tanti cittadini – ha sottolineato Campanella – ma è scientificamente provato quanto sia dannoso per la salute di tutti. Purtroppo siamo ancora in attesa di una legge che identifichi la qualità delle polveri sottili, mentre siamo ancora legati a provvedimenti di legge legati alla quantità. Ecco perché è così importante incontrarci e verificare lo stato delle nostre ricerche. Ancora più importante è che le cose importanti non restino chiuse tra di noi, ma vengano divulgate ai cittadini e al sistema politico, perché possa prendere le decisioni più giuste».
Hanno portato i loro saluti in avvio al convegno oltre al sindaco Emiliano e al presidente Campanella anche l’assessore comunale all’ambiente Maria Maugeri, l’assessore provinciale all’ambiente Tobia Carone, il presidente della Società italiana aerosol Franco Prodi e la presidente della IES (International Environmetric Society) Daniela Cocchi.
I lavori scientifici sono stati aperti da una conferenza plenaria del prof. Helmut Horvath sul tema degli aerosol e la loro rilevanza nella vita quotidiana. I lavori continueranno nell’arco della giornata con una tavola rotonda ed altre relazioni.
Il viaggio è solo all’inizio e parte da Bari, dalla Puglia, un Sud che non è solo una corte dei miracoli.
(Rita Schena)
(06 Ottobre 2008)