( Perfezionanda in Diritti Umani, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa, chiara.certoma@sssup.it )
L’opera fondamentale da cui trae origine l’Ecologia Ecosistemica è Foundamentals of Ecology di Eugene Odum, la cui prima pubblicazione risale al 1953.
Intenzione di Odum è dare conto, attraverso l’applicazione dei principi cardine della teoria dei sistemi, delle dinamiche ecosistemiche in cui diversi componenti interagiscono su più livelli con l’ambiente funzionale in un progressivo aumento di complessità.
Secondo Odum gli ecosistemi1 come costituiti da cicli interconnessi e interdipendenti, operativamente inseparabili. È necessario analizzare i processi di decomposizioni che controllano la riciclizzazione dei nutrienti, la produzione di sostanze regolatrici, la modificazione dei materiali inerti della crosta terrestre, la capacità di controllo omeostatico e di autoregolazione dei cicli interni utili ad accelerare delle deviazioni positive o neutralizzare quelle negative in funzione della crescita e sopravvivenza degli organismi.
Assumendo i principi della termodinamica Odum enuncia un principio di stabilità per cui in un sistema chiuso il flusso di energia si produce a senso unico modificando il sistema stesso fino a raggiungere condizioni di stabilità. Tale principio si applica alla questione trofica definendo la produttività primaria come la velocità alla quale l’energia raggiante viene trasformata dall’attività fotosintetica degli organismi in sostanze organiche utilizzabili come cibo. La catena alimentare che ne deriva è inserita in una più generale rete alimentare in cui gli organismi vengono classificati non in base alla specie ma alla funzione, quindi in base al livello trofico (Odum, 1969).
Odum, inoltre, primo fra gli ecologici, si interessa al problema dell’impatto antropico sugli Ecosistemi invitando a tenere presenti i possibili problemi connessi ai cosiddetti boomerang ecologici, per cui una conseguenza non prevista e dannosa di una modificazione ambientale annulla lo scopo per cui quella modificazione è stata progettata. A suo parere, la pianificazione responsabile e consapevole è la più importante applicazione delle scienze ambientali ed è anche l’unica in grado di guidare lo sviluppo.
1 Un ecosistema è definito come «L’unità fondamentale dell’ecologia che include tutti gli organismi in una data area, interagenti con l’ambiente fisico in un modo tale che il flusso di energia porta ad una ben definita struttura trofica, ad una diversità biotica, e a una ciclizzazione della materia (vale a dire a scambi di materia fra vivente e non vivente)» (Odum, 1973, p. 8).