La lungimiranza di Ted Kennedy

424
Tempo di lettura: 2 minuti

Ancora sulla fallacia del Pil parlò Robert Kennedy, fratello del presidente John Kennedy, assassinato a Dallas il 22 novembre 1963 e lui stesso assassinato a Los Angeles il 6 giugno 1968, in piena campagna elettorale in un discorso tenuto l’8 marzo 1968 a Lawrence nell’Università del Kansas.
«Troppo e troppo a lungo nel nostro paese abbiamo fatto coincidere i valori della nostra società con la pura e semplice accumulazione delle cose materiali. Il nostro prodotto interno lordo è oggi (1968) di 800 miliardi di dollari, ma se dovessimo misurare il valore del nostro paese dal Pil ci accorgeremmo che esso comprende l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre strade dai morti e feriti per incidenti stradali. Comprende il costo delle serrature di sicurezza della nostre case e quello delle prigioni per coloro che la violano. Comprende la distruzione delle nostre foreste e la perdita del paesaggio distrutto dall’edilizia selvaggia. Aumenta con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e dei veicoli blindati della polizia per fermare le rivolte nelle nostre strade. Comprende le armi e i coltelli e i programmi televisivi che esaltano la violenza per vendere giocattoli per i nostri figli.

«Il prodotto interno lordo non tiene conto della salute dei nostri figli, della qualità della loro istruzione, della gioia dei loro giochi. Non comprende la bellezza della poesia o la solidità dei valori familiari; non tiene conto della giustizia dei nostri tribunali e dell’integrità dei pubblici funzionari. Non misura la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra conoscenza e la solidarietà verso il prossimo. Esso misura tutto, all’infuori di quello che rende la vita meritevole di essere vissuta. E ciò è vero sia per l’America sia per tutti i paesi del mondo».

Ed effettivamente, da questo punto di vista, chi inquina un fiume rende un servizio all’economia nazionale perché costringe i paesi a valle a comprare depuratori e filtri e a comprare acqua in bottiglia, non potendo bere l’acqua del fiume, e l’acquisto di depuratori, filtri e bottiglie di acqua minerale fa aumentare il Pil. Fino ad arrivare a paradossi per cui, come diceva Kennedy, le rapine fanno aumentare le spese per la protezione e le porte blindate, la richiesta di polizia, di tribunali e di prigioni; gli incidenti stradali sono lodevoli, al fine del Pil, perché fanno aumentare la richiesta di ambulanze, ospedali e casse da morto.

Quanto poco valore abbia il Pil dimostra anche il fatto che in Italia, rispetto ad un Pil nel 2007 di circa 1.400 miliardi di euro, sfugge al calcolo come «economia sommersa», in parte «economia illegale», una cifra che nessuno conosce esattamente ma che si valuta di centinaia di miliardi di euro, costituita dall’evasione fiscale, dai proventi della criminalità, della prostituzione, del commercio della droga, delle rapine, della corruzione.