La «strada» del prof. Arata

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In questa panoramica di grandi sforzi e sacrifici nati solo dal grande amore per la scienza e la conoscenza gli sparuti gruppi di ricercatori (sperimentali come Scaramuzzi, Violante, Celani, Mastromatteo e teorici come Preparata, Larsen, Widom, Santilli e il sottoscritto e tanti altri) dedicati alla Fnf hanno proceduto con coraggio ed abnegazione.
In particolare, nel laboratorio N. 25 dei Laboratori Nazionali di Frascati (Infn) vengono eseguiti dal nostro gruppo esperimenti di Fnf per dimostrare la ripetibilità e controllabilità dei fenomeni di Fnf. Così, dopo il primo grande impulso mondiale alla ripetizione dell’esperimento di Fleischmann & Pons, vari gruppi di ricerca hanno concepito nuovi esperimenti e varianti interessanti dell’Effetto Fleischmann & Pons. Tra i vari filoni seguiti dai vari gruppi di ricerca distribuiti al mondo, è stato reputato interessante il filone determinato dal prof. Arata giapponese che iniziò alcuni esperimenti di elettrochimica del palladio già nel 1955. Nell’ambito di questo flusso di ricerca giapponese si collocano i vari tentativi di Iwamura (Mhi) di superare l’approccio elettrochimico alla Fnf ricorrendo a tecnologie di «sputtering» della microelettronica impiegate per generare diodi semiconduttori e in generale transistori e circuiti integrati (microprocessori ecc.). Inoltre, il gruppo suddetto ha tentato una collaborazione con la scuola di Arata, per la realizzazione di un progetto JI in comune italo-giapponese sulla Fnf che non è andato in porto e non è stato finanziato.

Per concludere questa semplice sintesi di stato dell’arte della Fnf in materia condensata centrata sulla ripetibilità e controllabilità dei fenomeno si notano i seguenti fatti:
1 ? La ricerca sulla Fnf in materia condensata ha diritto, con tutti i sacri crismi scientifici, di fare parte del flusso della scienza moderna convenzionale e classica.
2 ? I metodi di prova impiegati per convalidare la ripetibilità dell’Effetto Fleishmann & Pons sono molteplici spaziando dalla applicazione della classica metodologia elettrolitica alla nuove tecniche (Tsc) a nanoparticelle, alla fusione a bolle, così dallo sviluppo di nuovi sistemi di rivelazione e detenzione della emissione di particelle cariche a considerazioni di analisi di ultra tracce di metalli in matrice di palladio.
3 ? Il problema teorico fondatale è di stabilire sei principi e le leggi fisiche note e consolidate possono spiegare la fusione nucleare nello stato solido. Nell’ambito della messe di teorie si possono individuare alcuni filoni di ricerca basilari: le teorie basate sulla Elettrodinamica Quantistica Coerente di cui è capostipite Giuliano Preparata, le teorie basate sulla Meccanica Quantistica (applicazione del principio di Heisemberg con il confinamento dell’energia, ipotesi di fusione quantistica ecc.), secondo il Modello Standard (Larsen, Widom et alter) e teoria dei campi, le teorie basate sulla Meccanica Adronica di cui è originatore primario Ruggero Santilli (e seguite dal sottoscritto) e tanti altri filoni minori quali la teoria dei Meccanismi Dinamici del moto all’interno dello stato di condensazione Tsc (Tetrahedral Symmetric Condensate) con l’equazione differenziale stocastica di meccanica quantistica di Langevin per sistemi a molti corpi di grappoli di deutoni e ed elettroni a simmetria platonica, le teorie di Identificazione empirica dei sistemi e controllo ottimale delle reazioni nucleari


assistite dal reticolo cristallino, l’analisi dei meccanismi teorici nelle teorie della scienza nucleare in materia condensata, il modello teorico della dinamica dell’idrogeno in esperimenti di scienza nucleare in materia condensata (Cmns), teoria delle interazioni fra nuclei positivi inclusi in strutture solide, la teoria della fusione dei detoni a bassa energia nella fisica della nano particelle, la teoria delle dinamiche di risonanza elettromagnetica per spiegare l’Effetto Fleishamnn & Pons, la teoria dei punti operativi ottimali in palladio attivo e caricato collegati a tre distinti regioni fisiche ecc. ecc.
4 ? Molti lavori consentono di elaborare una sintesi degli elementi chiave per la sperimentazione e la teoria della Fnf e le relative direzioni future, oltre all’analisi delle implicazioni scientifiche e potenziali per le applicazioni commerciali future.
5 ? Le proiezioni temporali di realizzazione di campioni di celle elettrolitiche per la fusione nucleare fredda che possa avere un senso industriale concreto, non hanno coefficienti di confidenza elevati e non si può prevedere alcun tempo di possibile realizzazione pratica. Riferendosi alla fusione Nucleare Calda, che ottimisticamente prevede realizzazioni nel giro di 50 anni, si potrebbe solo dedurre di potere realizzare dispositivi a fusione nucleare fredda operativi a livello industriale solo in periodi paragonabili a quelli della fusione calda.
6 ? Le prospettive concrete di potere risolvere il problema delle scorie radioattive con trasmutazioni nucleari a bassa energia (Lenr, Lent ecc.).
7 ? Una quantità enorme di esperimenti e misure per convalidare la Fnf (misure a raggi X dello spettro di energia, fenomeni di fononi ottici in palladio deuterato, misure calorimetriche ad alta precisione, impiego di catodi di palladio-boro, effetti di sonoluminescenza in fusione nucleare durante cavitazione, scariche elettriche da sistemi di dispositivi fusori a Lanr, impiego di spettrometria di massa e Auger per le misure di concentrazione di Ag sul palladio elettrolizzato, impiego dell’effetto Seebeck per le misure di inviluppo calorimetrico e riproducibilità dell’eccesso di calore, transizioni nucleari indotte on Laser molecolare-nucleare, autopolarizzazione dei diodi fusori da eccesso di calore ed energia, generazione di gas in esperimenti di scarica a gas, evidenze di microscopia a bolle negli esperimenti di trasmutazione, sostanze combustibili che mostrano proprietà organiche dall’acqua, meccanismo di creazione dei monopoli magnetici con campi magnetici forti in laboratorio, ruolo delle interfacce di grandezza finita in scala nanometrica del PdD e dei composti contenenti Pd, D e ZrO2 nell’Effetto Fleishmann & Pons, trasmutazioni nucleari in film di polietilene (Xlpe) e generazione d’acqua all’interno ecc. ecc.