Perché i gatti giocano con la preda prima di ucciderla?

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A chi non è capitato di vedere un gatto «torturare» un topo o un uccellino prima di mangiarlo?
I gatti sono killer efficientissimi, maestri nell’infliggere morsi letali. Tuttavia amano indugiare nel crudele gioco di colpire senza uccidere o di acchiappare e poi lasciare andare. Il risultato è che, il più delle volte, le loro vittime muoiono per lo shock, prima ancora che il felino possa assestare il colpo di grazia.
A discolpa del micio, però, va detto subito che nessun gatto selvatico agisce così. Quello che abbiamo appena descritto è il comportamento di un gatto domestico sazio, che ha

poche occasioni di cacciare. Per un animale così, la cattura occasionale di una preda offre la possibilità di esercitare l’istinto della caccia, che è assolutamente indipendente dallo stimolo della fame. Il gatto, dunque, non mollerà la presa, non porrà fine alla sua battuta di caccia fino alla morte accidentale della preda.
Come lo stimolo della fame aumenta in carenza di cibo, così l’istinto della caccia può acuirsi in mancanza di prede disponibili. Quella del gatto domestico è una reazione eccessiva, causa della lenta agonia della preda.
A volte, però, contrariamente a ciò che abbiamo detto finora, questo tipo di comportamento possiamo ritrovarlo anche nei gatti randagi, felini con abitudini di vita molto simili a quelle dei loro cugini selvatici. Sono casi sporadici e, in genere, si tratta di femmine. Le gatte sono tutte madri potenziali, che dovranno portare prede vive alla loro prole, per potergli insegnare a cacciare. È dunque la necessità educativa a spingerle a giocare con le loro vittime, nonostante lo stimolo alla caccia sia soddisfatto.
Altra spiegazione possibile è da ricercarsi nelle dimensioni della preda. Ratti o topi molto grossi possono essere pericolosi anche per il gatto, motivo per cui il felino cerca di stordire la sua vittima prima di avvicinare il muso per uccidere e divorare la preda.
Comportamenti simili su piccole prede sono invece tipici di gatti poco padroni delle tecniche di caccia, giovani o domestici, che preferiscono questo modo di fare, tutto sommato, meno rischioso!