Oltre a polli e tacchini, sono recettivi i piccioni, i fagiani, le quaglie e le faraone. Meno sensibili sembrano essere, invece, gli Anseriformi, come anatre ed oche
La Pseudopeste Aviare è una malattia virale che colpisce numerose specie di volatili, in particolare polli e tacchini. Il virus può essere pericoloso anche per l’uomo, in cui determina congiuntivite.
La diffusione e il contagio
La malattia si diffonde per contatto diretto ed indiretto, tramite le secrezioni degli animali morti o infetti. L’infezione ha luogo per via digerente, con alimenti ed acqua inquinati, o per via respiratoria. Frequente è anche la trasmissione del virus per contatto diretto, attraverso le mucose oculari, per esempio. Oltre a polli e tacchini, sono recettivi i piccioni, i fagiani, le quaglie e le faraone. Meno sensibili sembrano essere, invece, gli Anseriformi, come anatre ed oche.
I sintomi
La sintomatologia di questa malattia varia in relazione al tipo di virus infettante ed all’animale infettato (razza ed età), ma anche in relazione alla stagione. Il periodo di incubazione della pseudopeste oscilla, in media, fra i 5 e i 6 giorni. Nelle forme particolarmente gravi, anche tutti i volatili colpiti possono venire a morte rapidamente, presentando i seguenti i sintomi: difficoltà nella respirazione (dispnea) o respirazione cosiddetta «a becco aperto», affannosa, tosse, rantoli, edema alla testa, diarrea e disturbi nervosi. Fra questi ultimi importanza particolare assumono i tremori muscolari, la paralisi degli arti, il torcicollo e le contrazioni spastiche.
Nelle forme più blande (virus lentogeni), invece, la sintomatologia è assente o caratterizzata da lievi manifestazioni respiratorie; tuttavia, esistono anche forme intermedie (virus mesogeni).
Lesioni
In generale si possono osservare emorragie nell’intestino, nell’ovaio, nella laringe, nella trachea e sul cuore, ma anche quadri respiratori con infiammazioni catarrali di variabile entità.
Utili al fine diagnostico possono essere i quadri riferibili al sistema nervoso centrale.
Diagnosi
Non sempre i sintomi o le lesioni sono così caratteristici da consentire un’agevole diagnosi clinica. Per questa ragione, si cerca di isolare il virus dagli organi colpiti (cervello, polmoni, milza, midollo osseo), oppure si fanno test di laboratorio che mirano a rintracciare la presenza di anticorpi contro il virus della pseudopeste aviare.
Importante rimane sempre la diagnosi differenziale con altre malattie simili.
Cosa si può fare
La prevenzione nei confronti della pseudopeste si attua facendo ricorso a programmi di vaccinazione ed alle più semplici misure igienico-sanitarie. Ovviamente questo è possibile solo negli allevamenti; diverso è il caso degli animali selvatici dove, purtroppo, ancora non siamo in grado di intervenire dal punto di vista della profilassi.