Studi popolazionali

546
Tempo di lettura: 2 minuti

( Perfezionanda in Diritti Umani, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa, chiara.certoma@sssup.it )

Già nel 1877 Karl Mőbius, nei suoi studi sulle ostriche, definisce biocenosi la comunità nella quale la somma delle specie e degli individui, essendo reciprocamente limitata e selezionata dalle condizioni esterne di vita, ha, attraverso successive riproduzioni, continuato ad occupare un determinato territorio, detto biotopo (Deleage, 1994).
Eppure l’importanza dei fattori numerici in una biocenosi, quindi delle variazioni reciproche di popolazioni, soprattutto in rapporto al loro ruolo di prede/predatori, viene presa in considerazione soltanto a partire dal 1927, anno di pubblicazione dell’Animal Ecology di Charles Elton. Traendo spunto dagli studi sulle associazioni biotiche1 e sulle relazioni alimentari, Elton formula il concetto di ciclo e catena alimentare, il concetto di nicchia1 e quello di piramide dei numeri3 (Elton, 1927). I suoi lavori danno un forte impulso alla matematizzazione delle relazioni dinamiche delle popolazioni che si sviluppa a partire dagli anni Venti del Novecento, caratterizzando l’«età aurea» dell’ecologia teorica.
Infatti, proprio negli anni Venti, Alfred Lotka e Vito Volterra propongono la formalizzazione matematica delle associazioni biologiche e dimostrano che le fluttuazioni delle popolazioni attorno alla loro media sono periodiche (Lotka, 1925). Gli studi vengono portati avanti da Carl Friedrich Gauss che, analizzando le oscillazioni del sistema preda-predatore, elabora il principio d’esclusione competitiva4 (Gauss, 1965).

1 Popolazioni coestensive di animali e vegetali.
2 La nicchia designa lo spazio occupato da una popolazione nella biocenosi e la funzione che in essa svolge. Si tratta, quindi, di un concetto che indica una relazione funzionale.
3 La piramide dei numeri indica la diminuzione del numero degli effettivi lungo le catene alimentari. Un carnivoro costituisce in genere il vertice della piramide alla cui base si trovano i vegetali, ogni successivo anello decrescente della catena alimentare è costituito da un numero maggiore d’organismi fino ad arrivare ai decompositori e di nuovo ai vegetali.
4 Secondo tale principio due specie non possono coesistere su una stessa risorsa limitata e ciò può portare ad adattamenti reciproci tramite il raggiungimento di due diversi equilibri o all’eliminazione o allontanamento di una delle due specie.