Le recenti scoperte nel campo della primatologia hanno dato solida conferma alle testimonianze delle popolazioni locali che abitano i territori dei più importanti ritrovamenti.
Un tempo archiviate troppo in fretta come inattendibili, queste storie si sono spesso rivelate, invece, preziose fonti di notizie inedite.
In India, nel remoto distretto himalaiano di Arunachal, la cosiddetta «_/num/ /zala/_» (letteralmente «scimmia della foresta profonda»), si è rivelata una nuova specie di Macaco di grosse dimensioni, mentre nelle foreste congolesi di Bili i racconti tribali sugli Scimpanzé giganti uccisori di leoni hanno cessato di essere considerati come mero folklore, allorché il fotografo svizzero Karl Ammann è riuscito ad ottenerne le prime immagini, riportando dai suoi viaggi calchi di impronte e campioni di escrementi.
Secondo Deborah Martyr, ricercatrice della «Flora and Fauna International», una prossima scoperta potrebbe provenire dal suo campo base in Indonesia, nelle vicinanze del quale i locali narrano di un piccolo Primate bipede e terrestre, chiamato «_/Orang-pendek/_»…
Se una creatura simile esistesse davvero, quali rapporti avrebbe con gli Ominidi fossili recentemente ritrovati in quell’arcipelago? E fino a che punto una creatura del genere era stata preconizzata dalla Criptozoologia?