Kofi Annan, (1999) al Forum economico mondiale di Davos, Svizzera, fece un richiamo in cui si evidenzia il ruolo essenziale delle imprese cooperative, i suoi principi e valori universali nell’ottica dello sviluppo sostenibile, come segue:
«Nei due anni che sono trascorsi da quando io divenni Segretario Generale delle Nazioni Unite, la nostra relazione col settore privato ha fatto grandi progressi. Abbiamo dimostrato attraverso le imprese cooperative, sia a livello di pianificazione sia nella pratica, che gli obiettivi delle Nazioni Unite e quelli della comunità mondiale di affari possono aiutarsi vicendevolmente».
«Io voglio ora, sfidare i leader di questa comunità ad andare oltre. Io chiedo loro di unirsi a me in un patto mondiale di valori e principi condivisi che possono dare un aspetto umano al mercato mondiale».
«I valori universali sono stati già ben definiti da accordi internazionali, incluso la Dichiarazione universale di diritti umani, la Dichiarazione della Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) sui principi e diritti fondamentali nel mondo del lavoro e la Dichiarazione di Rio del 1992 su Ambiente e Sviluppo».
«Loro possono sostenere anche un approccio preventivo alle sfide dell’ambiente ed intraprendere iniziative per promuovere una maggiore responsabilità ambientale».
Questa iniziativa di Kofi Annan è nota oggi come «Patto mondiale» o «Patto globale» («Global Compact»):
Secondo Luis Ernesto Salinas (2007): «Ciò che il Progetto ?Global Compact? delinea al mondo è una forma nuova di concepire il funzionamento strutturale dell’economia. Ciò che vediamo è che all’inizio gli impresari si adeguano alle tendenze globali della Responsabilità sociale, ma con un approccio filantropico. Si pensa che quello che si deve fare è accumulare ricchezza per ridistribuirla in seguito attraverso le donazioni, la risposta è no, quella strada filantropica non è quella che cambierà il mondo e ciò che realmente è necessario è cambiare completamente il funzionamento strutturale dell’economia».
Economia cooperativa: «noi dobbiamo avanzare verso un’economia cooperativa. L’origine del fondamento economica del ?Global Compact?, è nata dal matematico, John Forbes Nash, premio Nobel in Scienze Economiche, che dimostrò che le società cooperative sono molto più sostenibili e più prospere delle società competitive. Ugualmente, Amartya Sen, premio Nobel in Scienze Economiche nel 1998 per lo sviluppo tecnico-economico di questa teoria sulle società cooperative, enuncia un altro dei postulati su cui si basano le Nazioni Unite per proporre al mondo il concetto dello sviluppo umano».
«Sen fu un’eccezione fra gli economisti del secolo XX per la sua insistenza nell’attenersi a questioni di valori, largamente abbandonati nella discussione economica ?seria?. Egli delineò una dalle più grandi sfide al modello economico che localizza il proprio interesse come un fattore fondamentale della motivazione umana. Anche se la sua scuola va avanti malgrado sia una minoranza, essa ha aiutato a redigere progetti di sviluppo e finanche di politica delle Nazioni Unite».
«Il lavoro più noto di Sen è: ?Povertà e carestie: un saggio sul diritto e la privazione? (?Poverty and Famines: An Essay on Entitlements and
Deprivation?) del 1981 in cui dimostrò che la fame non è conseguenza della mancanza di cibo, ma delle ineguaglianze nei meccanismi della distribuzione del cibo. Oltre alla sua inchiesta sulle cause delle carestie, il suo lavoro nel campo dello sviluppo economico ha avuto molta influenza nella formulazione dell’Indice di sviluppo umano l’Isu (o Hdi) delle Nazioni Unite».