Tra i protocolli tecnici sviluppati in riferimento alle attività di caratterizzazione dei siti contaminati, meritano particolare attenzione, in considerazione del loro vasto utilizzo:
– il Protocollo operativo per la determinazione dei valori di fondo di metalli/metalloidi nei suoli dei siti di interesse nazionale
– lo Studio sui valori di concentrazione dell’arsenico nei suoli ad uso residenziale. Sito di interesse nazionale di Porto Marghera
– il Manuale per le indagini ambientali nei siti contaminati
– la Proposta per la valutazione dello stato qualitativo dei sedimenti fluviali nel sito di interesse nazionale Fiumi Saline ed Alento
– il Protocollo per la valutazione dei valori di fondo di metalli e metalloidi nelle acque sotterranee.
Il Protocollo operativo per la determinazione dei valori di fondo di metalli/metalloidi nei suoli dei siti di interesse nazionale, elaborato da ex Apat ed Iss, ha come obiettivi:
– la definizione di criteri per l’accertamento delle concentrazioni di fondo di metalli/metalloidi nei terreni in corrispondenza dei Siti di Interesse Nazionale;
– indicare le possibili opzioni per il confronto tra le concentrazioni di fondo e le concentrazioni risultanti dalla caratterizzazione di un sito specifico.
Nella redazione del Protocollo Operativo ci si è basati sulle indicazioni contenute nelle principali guide tecniche prodotte a livello nazionale ed internazionale, riguardanti l’elaborazione di criteri per la determinazione delle concentrazioni di fondo nelle matrici ambientali.
Il Protocollo è oggi diffusamente applicato per la definizione di valori di fondo da utilizzare in sostituzione delle Csc (Concentrazioni soglia di contaminazione) per i suoli, definite dal DLgs 152/06.
Lo Studio sui valori di concentrazione dell’arsenico nei suoli ad uso residenziale. Sito di interesse nazionale di Porto Marghera, elaborato da ex Apat e condiviso da Arpa Veneto ed Iss, è stato eseguito su richiesta della Conferenza di Servizi per il Sito di interesse nazionale di Porto Marghera del 20 ottobre 2006 e prende le mosse dalla richiesta di parere inviata ad ex Apat, Arpav ed Iss circa l’applicabilità dei valori di fondo naturale per arsenico e stagno definiti da Arpav al caso dell’area residenziale del Villaggio San Marco, interna al Sito di interesse nazionale di Porto Marghera. Il documento riporta le informazioni bibliografiche raccolte circa le caratteristiche geologiche e mineralogiche dei suoli presenti nell’area oggetto di studio, le caratteristiche tossicologiche dell’arsenico e dei suoi composti. Inoltre sulla base delle informazioni disponibili viene proposta una metodologia di indagine per stabilire quali sono i livelli di concentrazione dell’arsenico nei suoli compatibili con l’attuale uso residenziale delle aree e vengono suggerite possibili alternative di intervento.
Il Manuale per le indagini ambientali nei siti contaminati elaborato da ex Apat, Dipartimento Difesa del Suolo, contiene le indicazioni di carattere generale per il corretto campionamento e l’analisi delle matrici ambientali e attraverso schemi esemplificativi costituisce uno strumento di agevole consultazione per gli operatori pubblici e privati.
La Proposta per la valutazione dello stato qualitativo dei sedimenti fluviali nel sito di interesse nazionale Fiumi Saline ed Alentorisponde ad una specifica richiesta del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, formalizzata nel verbale della Conferenza di servizi decisoria del 11 Maggio 2005, relativa al sito di interesse nazionale dei Fiumi Saline e Alento, con la quale si affidava ad ex Apat ed Arta, di concerto con i comuni interessati, e con l’eventuale collaborazione di ex Icram, l’incarico di predisporre un adeguato progetto di intervento sui sedimenti del fiume Saline comprensivo dei criteri metodologici per la caratterizzazione dei sedimenti fluviali ed i limiti cui dovrà tendere la bonifica degli stessi. Con l’intento di fornire risposta a quanto richiesto, l’ex Apat ha quindi elaborato dei criteri generali che, nelle more della predisposizione di normativa specifica relativa ai sedimenti di corsi d’acqua, possono costituire uno strumento applicabile nei Siti di Interesse Nazionale per stabilire dei livelli di riferimento per i sedimenti di acque dolci.
Il Protocollo per la valutazione dei valori di fondo di metalli e metalloidi nelle acque sotterranee, elaborato da Ispra (ex Apat) e condiviso da Arpa Toscana ed Iss risponde ad una specifica richiesta pervenuta dalla Direzione Qualità della Vita del Mattm inerente l’elaborazione di una metodologia per la determinazione del fondo naturale nelle acque di falda nei Siti di interesse nazionale di Massa Carrara e Livorno con particolare riferimento ai seguenti parametri:
– per il Sin di Massa: Mn
– per il Sin di Livorno: Fe, Mn, Solfati e Cloruri.
Il documento, ancorché predisposto sulla base di una richiesta specifica, trova una sua generale applicazione alla determinazione del valore di fondo di composti inorganici con particolare riferimento ai metalli e metalloidi e prende in considerazione, oltre al contesto normativo di utilizzo dei valori di fondo, le indicazioni scientifiche disponibili a livello internazionale.