Ecodem: Paganetto sbaglia

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«È sbagliato invece pensare all’applicazione di una tecnologia superata come quella della terza generazione nucleare, che non ha superato alcun problema collegato alla sicurezza e allo smaltimento finale delle scorie e che costa decisamente troppo»

«Sono utili i dati contenuti nel rapporto “Energia e ambiente 2008” dell’Enea ed è assolutamente condivisibile l’enfasi posta nell’innovazione tecnologica e in particolare sull’efficienza energetica per quanto riguarda la qualità del nostro futuro, ma il Presidente Luigi Paganetto sbaglia quando guarda con favore a una tecnologia vecchia come quella nucleare»: questo il commento di Francesco Ferrante, dell’esecutivo nazionale degli Ecologisti Democratici sul documento presentato a Roma.

«L’Enea deve essere messo in condizioni, con le risorse economiche sufficienti e rifuggendo dalla tentazioni lottizzatrici di questo governo, di lavorare e stimolare la ricerca – prosegue Francesco Ferrante – per sperimentare le tecnologie che possano avere una applicazione sensibile nel campo dell’efficienza energetica e delle rinnovabili. È sbagliato invece pensare all’applicazione di una tecnologia superata come quella della terza generazione nucleare, che non ha superato alcun problema collegato alla sicurezza e allo smaltimento finale delle scorie e che costa decisamente troppo».

«L’ultima conferma in questo contesto è arrivata dal rapporto del Massachusetts Institute of Technology di Boston (Mit) che esplicitamente afferma che in un’economia di mercato il nucleare non è competitivo e che i costi del capitale e i costi finanziari delle centrali nucleari continuano ad essere infatti significativamente incerti. Nel 2007, secondo i nuovi dati del Mit, realizzare una centrale nucleare costa 4000 dollari per kW contro i 2000 di quattro anni prima. Una crescita che si ripercuote inevitabilmente anche sui costi finali dell’energia: dai 6,7 centesimi a kilowattora stimati nel 2003 il nucleare è passato ad un costo di 8,4 cent a kilowattora contro i 6,2 del carbone ed i 6,5 del gas».

«D’altra parte – conclude l’esponente Ecodem – se mai il nucleare verrà rilanciato nel nostro paese avrà bisogno di ingenti sostegni economici pubblici che i cittadini dovranno pagare mentre ogni sforzo andrebbe fatto per sostenere le rinnovabili. L’Enea deve invece concentrasi con quello che in tutto il mondo è considerata la chiave di volta di un nuovo sviluppo: rinnovabili ed efficienza energetica e per quanto riguarda il nucleare sulla “quarta generazione” con l’obiettivo di superare i problemi connessi alla sicurezza e allo smaltimento delle scorie».

(Fonte Associazione ecologisti democratici)