Api – Che si fa per salvarle?

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Presentata al Senato una interrogazione parlamentare bipartisan

Moria delle api, mais e neonicotinoidi. Sulla questione è stata presentata al Senato un’interrogazione bipartisan. Ai ministri delle Politiche Agricole e Alimentari e Forestali, del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali i firmatari (i vicepresidenti della Commissione agricoltura Sanciu e Andria, i capigruppo ambiente e agricoltura del partito democratico Della Seta e Pignedoli, i senatori Leoni, Alicata, Antezza, Bertuzzi, Bruno, De Luca, Di Nardo, Fluttero, Mazzuconi, Molinari, Mongiello, Perduca, Poretti, Pertoldi, Soliani, Tedesco, Ranucci, Viceconte, Zanoletti) chiedono «se le attività di ricerca avviate nel corso dell’ultimo anno abbiano dimostrato scientificamente le cause determinanti del fenomeno di moria delle api e, se sì, quali provvedimenti urgenti intendano adottare per continuare a contrastare tale fenomeno nei prossimi anni».

Chiedono inoltre «se si intenda fornire delle informazioni sullo stato delle coltivazioni di mais in relazione alle infestazioni da diabrotica» (insetto parassita dannoso per il mais) e «quali provvedimenti si intendano adottare considerata l’ormai prossima scadenza del Decreto di sospensione dell’utilizzo di sementi di mais conciate con neurotossici e neonicotinoi».

Le stesse domande rivolte, nei giorni scorsi, al governo da apicoltori, agricoltori e ambientalisti, affinché dica con chiarezza e tempestività come continuerà a contrastare la moria delle api e l’esito della sospensione d’uso dei neurotossici per la concia del mais. Una sospensione, dal 17 settembre 2008 al 20 settembre 2009, varata in seguito alla pesante moria che ha colpito le api in maniera crescente dalla fine degli anni 90 e, in particolare, tra il 2006 e il 2008.

Intanto pare che quest’anno le api italiane stiano decisamente meglio degli anni passati, quando la scomparsa di questi indispensabili impollinatori sembrava ormai un processo irreversibile. Un miglioramento che è evidentemente collegato alla messa al bando dei neonicotinoidi, di una classe di fitofarmaci impiegati nella coltivazione del mais. Questa la premessa da cui è partito il convegno «Mais o api», organizzato il 27 luglio a Milano da Legambiente, Slow Food, Aiab, ApiLombardia, Unaapi e Conapi. Secondo gli organizzatori: «A distanza di quasi un anno dalla sospensione di queste sostanze ad azione neurotossica utilizzate per la concia del mais (ovvero nel trattamento del seme) infatti, non si sono più registrate denunce di spopolamento di alveari, né segnalazioni da parte degli apicoltori che da 10 anni, e in particolare nel biennio 2006-2008, hanno visto svuotarsi i loro apiari.

Le evidenze scientifiche sono chiare ed indicano che i neonicotinoidi sono nocivi per la vita delle api, preziosi bioindicatori dello stato di salute dell’ambiente in cui vivono e che condividono con l’uomo, indispensabili per l’impollinazione, che interessa circa il 75% della produzione agricola destinata al consumo umano. I numeri e le conseguenze della grave moria degli anni scorsi sono evidenti. La produzione nel 2008 di miele è crollata del 50% riducendosi a 7mila tonnellate.

«Un approccio unidirezionale, che privilegi solamente l’utilizzo della chimica come mezzo di lotta ai parassiti del mais – hanno dichiarato Unaapi, Legambiente, Slow Food, Apilombardia, Conapi E Aiab – è destinato al fallimento e non può garantire la sua efficacia contro la diffusione e i danni da Diabrotica. Proseguire su questa strada quindi, può solo comportare un devastante impatto ambientale. Per questo motivo, è indispensabile che i servizi agricoli regionali nei comprensori infestati da Diabrotica attuino piani di contenimento del parassita basati sull’effettivo divieto della monocoltura in monosuccessione. Il mais è una coltura preziosa per le produzioni agrozootecniche della Pianura Padana. Occorre recuperare i tradizionali metodi di rotazione che permettono di ridurre i trattamenti con sostanze chimiche in campo, tutelando sia le api che gli agricoltori, che i consumatori finali». «Per questo – hanno ribadito le associazioni nel corso dell’incontro – chiediamo al ministero della Salute intervenire subito in maniera adeguata, e di indicare quali misure saranno attuate per l’imminente scadenza del decreto di sospensione dell’utilizzo di concianti per il mais a base di sostanze neurotossiche e neonicotinoidi».

(Fonte Aiab, Lorenzo Misuraca)